La giornata della salute mentale cade il 10 Ottobre e vuole sensibilizzare le persone e le istituzioni su questo problema sociale
I dati sulle malattie psichiatriche e sulle conseguenze legate ad esse ci dicono che bisognerebbe fare molto di più per rendere queste persone parte della società e non escluderle
In occasione della giornata mondiale della salute mentale sono stati presentati al Ministero della Salute i dati del rapporto sulla salute mentale.
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Secondo i dati del rapporto, gli uomini soffrono di più di disturbi della personalità, ritardo mentale, disturbi legati all’abuso di sostanze, schizofrenia. Le donne invece soffrono più degli uomini di disturbi affettivi, nevrotici e soprattutto depressivi.
Il problema evidenziato dalla professoressa Nerina Dirindin, docente dell’università di Torino, la spesa dello Stato per le persone affette dai disturbi di salute mentale è di circa 80 euro all’anno per persona, ma in realtà le persone affette da malattie mentali pesano molto di più sui costi della sanità perché non vengono inserite in un percorso che gli permetta di lavorare e utilizzare le loro risorse. La professoressa ha voluto anche focalizzare l’attenzione sui bambini e gli adolescenti, che spesso non vengono conteggiati tra i pazienti affetti da malattie mentali ma che in realtà ne fanno parte.
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I recenti fatti di cronaca hanno evidenziato come il problema attraversi ormai le generazioni e anche i giovanissimi soffrono di disturbi mentali quali depressione, disturbi del comportamento e della personalità e disturbi legati all’abuso di sostanze.
C’è poi un altro punto da considerare: spesso i disturbi comportamentali dei ragazzi vengono attribuiti al rapporto con familiari e amici, ma in realtà gli esperti stanno evidenziando come il comportamento delle nuove generazioni sia influenzato anche a livello sanitario da social media, tecnologia e videogiochi. Moltissimi adolescenti già alla loro età hanno avuto a che fare con psicologi e medici per curare le loro dipendenze, alcol droghe e videogiochi, oppure per essere aiutati ad inserirsi nella società, che spesso li vede esclusi, emarginati o bullizzati dai propri coetanei.
Inoltre, molti pediatri e psicologi hanno evidenziato come le vicende di quest’anno legate alla pandemia, si veda la chiusura delle scuole e il lockdown, abbiano creato un malessere diffuso nei giovani e nei bambini che si è manifestato proprio attraverso disturbi del comportamento e della personalità.
Si stima che il 3% degli accessi al Pronto Soccorso siano di pazienti affetti da malattie mentali, un dato che deve far riflettere e deve essere ricollegato all’impatto sociale che alcune malattie possono avere.
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Dunque le malattie mentali sono un problema sanitario e sociale, che affligge ogni generazione in modo diverso ma che spesso viene dimenticato dalle istituzioni, creando un disagio sociale per tutte le persone affette da queste malattie e impedendo loro di svolgere una vita normale e di essere produttive nella società.
Voi unimamme cosa ne pensate di queste riflessioni su questo problema così importante?
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