Coronavirus, incontri, riunioni, feste e cene in casa con parenti e amici: come comportarsi per evitare i contagi.
I casi di Covid-19 purtroppo stanno risalendo velocemente anche in Italia. Pensavamo di averla scampata o di fare meglio degli altri Paesi europei ma il virus è tornato con contagi elevati anche da noi. Le autorità governative locali e nazionali hanno iniziato a introdurre nuove misure di contenimento: dall’obbligo delle mascherine anche all’aperto e nuove restrizioni, anche con chiusure anticipate dei locali in certe regioni.
Sebbene i casi gravi siano ancora contenuti, la situazione inizia farsi complicata, con il numero dei morti giornalieri tornato a doppia cifra già da qualche settimana e i ricoveri in terapia intensiva che stanno risalendo. Dobbiamo tenere a mente la cosiddetta crescita esponenziale, con un raddoppio costante dei contagi con il passare del tempo.
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Giovedì 8 ottobre è entrato in vigore il nuovo Decreto Legge n.125, che proroga alcune misure di contrasto al Covid-19 già adottate in precedenza e soprattutto proroga fino al 31 gennaio 2021 lo stato di emergenza, con la possibilità per il governo di adottare misure volte a contenere e contrastare i rischi sanitari derivanti dalla diffusione del nuovo Coronavirus SARS-CoV-2. Inoltre, il nuovo decreto estende l’obbligo di indossare le mascherine anche all’aperto, sempre e non solo in presenza di assembramenti. Obbligo che era stato già introdotto da alcune Regioni italiane.
L’obbligo di indossare le mascherine vale sempre nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private. Dunque vale ancora per i luoghi pubblici al chiuso, con modalità diverse a seconda dei protocolli. Non c’è l’obbligo di indossare la mascherina in casa con persone non conviventi. Anche perché non potrebbe essere fatto rispettare. Sappiamo però che molti contagi ultimamente sono avvenuti in casa, tra familiari non conviventi o tra amici, che si erano incontrati per riunioni familiari, cene o feste. Come ci si deve regolare ora? Ecco la risposta.
Sebbene i contagi da Covid-19 siano in aumento in Italia e siano state introdotte nuove misure restrittive, a livello nazionale e soprattutto locale, il governo con il nuovo decreto non ha ancora vietato i raduni o le feste in casa. Come invece sta accadendo in altri Paesi europei, dove per il numero elevato di contagi in alcune zone sono vietati gli incontri in casa con le persone non conviventi o che non risiedono nello stesso modulo abitativo oppure sono limitati a un ristretto numero di persone.
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Agli italiani, comunque, viene richiesto un comportamento responsabile e pertanto se si riuniscono nelle case private o organizzano cene e feste in casa con parenti e amici a rigore dovrebbero mantenere il distanziamento di un metro (che tra l’altro per i CDC Usa nemmeno basterebbe più) e indossare la mascherina in presenza delle persone con cui non convivono, per evitare i rischi di contagio da Coronavirus. Quanti applicano queste regole o sono disposti ad applicarle? C’è da scommettere molto pochi.
Trascorrere una serata con parenti e amici in casa con la mascherina non è una prospettiva molto allettante. Sedersi a tavola, togliendosi la mascherina, mantenendo la distanza di almeno un metro dalle persone con cui non si convive è quasi impossibile in molte case italiane, troppo piccole, soprattutto se i commensali seduti a tavola occupano tutti i posti.
Sono regole che possono sembrare assurde e ingiuste ma in un momento in cui contagi risalgono pericolosamente sono inevitabili. A maggior ragione sono da osservare se in casa ci sono persone anziane o che soffrono di malattie croniche. Rispettare la salute di utti è la regola base.
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Sebbene non vi siano obblighi di legge sulle riunioni in casa tra parenti o amici, lo stesso Presidente dei Consiglio Giuseppe Conte ha invitato gli italiani alla prudenza. “Lo Stato non può entrare nei rapporti familiari e nelle abitazioni private a meno che non sia proprio necessario“, ha spiegato il premier, e non può “chiedere ai cittadini di indossare la mascherina nelle proprie abitazioni, sarebbe anche irragionevole tenerla tra persone che convivono sotto lo stesso tetto l’intero giorno”. Tuttavia, ha aggiunto Conte, “anche in famiglia dobbiamo stare attenti. Ci sono persone anziane, fragili, vulnerabili? Ebbene, rispettiamo anche in famiglia, nelle abitazioni private, la distanza. Usiamo la mascherina se ci avviciniamo. E se riceviamo amici o familiari che non convivono con noi e vengono dall’altra parte della città, stiamo attenti. Le relazioni amicali e familiari, come ci dicono gli esperti, sono le occasioni in cui più si diffonde il contagio”.
Conte ha fatto appello “allo spirito di condivisione di un progetto e un destino comuni da parte della comunità nazionale. È stata questa la nostra forza, è stato questo il segno della nostra resilienza. Da qui la forte raccomandazione ad adottare comportamenti appropriati anche in famiglia”, come riporta Il Messaggero.
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