Sulle perdite post parto si parla davvero poco, ma è un processo che tocca a tutte le mamme dopo aver dato alla luce i loro splendidi bambini.
Dopo il travaglio, il periodo del post parto non è un momento facilissimo per tutte le mamme. Sono tante le cose a cui bisogna pensare e spesso stare al passo con tutto diventa difficile.
Prima di tutto perché bisogna prendersi cura di una nuova vita e in secondo luogo perché il fisico deve riprendersi dal parto.
Tanto che diverse mamme possono cadere nel tunnel della depressione, in un articolo precedente si è raccontata la vicenda di una neomamma.
Infatti prima che il corpo riprenda le stesse funzionalità di prima bisogna aspettare un mesetto.
E in un articolo precedente si era parlato di quanto possano essere difficili per una neomamma i giorni subito dopo il parto.
Una cossa di cui si parla davvero molto poco, ma che tutte le mamme hanno vissuto sono le perdite post parto.
Queste in gergo sono chiamate lochiazioni e più o meno durano all’incirca un mesetto, affievolendosi giorno per giorno.
Le lochiazioni, quindi, sono delle perdite fisiologiche che ogni donna ha dopo aver partorito il proprio bambino.
Come è noto madre e figlio durante la gravidanza sono legati dal cordone ombelicale e dalla placenta. Quando quest’ultima viene espulsa, durante il travaglio, lascia una grande ferita nell’utero della donna grande quanto un palmo della mano.
Inoltre durante il parto possono verificarsi delle lievi lesioni interne che con il sangue e le secrezioni della ferita vengono espulsi dal corpo come il cosiddetto liquido postpartum.
Questo liquido contiene anche dei batteri, quindi è fondamentale che venga espulso proprio per evitare che si verifichino delle complicazioni.
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Sempre a causa di questo alcune donne, subito dopo il parto, notano una trazione nel basso addome quando allattano. Il dolore non è collegato al flusso mestruale, bensì alla contrazione dell’utero.
È un fastidio momentaneo che con il passare dei giorni diminuirà gradualmente.
Le lochiazioni possono durare dalle tre alle sei settimane e tale processo si può dividere in quattro fasi.
Nella fase 1 che corrisponde ai primi giorni subito dopo il parto, le lochiazioni sono fluide, rosse e molto forti. Può accadere che il flusso sia molto intenso a causa del fatto di essere sdraiata a lungo e che i coaguli siano più grandi a causa della coiagulazione del sangue.
Nella fase 2, cioè dopo circa una settimana, il flusso sarà cambiato. È diminuito, meno intenso e le perdite hanno anche un altro colore tendente al brunastro.
Nella fase 3, dopo due settimane dal aprto, le secrezioni vaginali sono di colore giallo, più deboli e più vischiose.
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Nella fase 4, invece, quindi circa tre settimane dal parto, il flusso delle locazioni è più biancastro, acquoso e del tutto sparito.
La durata delle diverse fasi delle locazioni varia da donna a donna. È un processo d guarigione che richiede tempo e in cui il rischio di infezione è particolarmente alto. Ecco perché è necessario evitare di fare i bagni e i rapporti con il proprio partner dovrebbero avvenire solo con il preservativo.
Infatti tutti i ginecologi consigliano alle donne di aspettare il momento in cui le locazioni non siano sparite.
Per fare fronte a queste intense perdite, è bene utilizzare solo salvaslip classici e assorbenti.
I tamponi sono altamente sconsigliati perché il flusso mestruale deve essere espulso dal corpo senza alcun tipo di ostacolo.
I tamponi assorbono il fluido, ma questo rimane a contatto con il corpo e di conseguenza anche i batteri contenuti nel flusso mestruale rimarrebbero nel corpo.
Durante i primi giorni dal post parto, si consiglia di cambiare l’assorbente circa ogni due-tre ore ed è fondamentale detergere la zona genitale con un panno umido e caldo.
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E voi unimamme in che modo avete gestito le perdite post parto?
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