Lo svezzamento è una fase delicata, ecco care unimamme alcuni consigli su come preparare la prima pappa al vostro neonato.
Lo svezzamento è il passaggio da un’alimentazione a base di latte ad una mista con l’aggiunta di alimenti solidi o semi-solidi.
Al momento del passaggio all’ alimentazione complementare, di solito le famiglie si possono orientare verso uno svezzamento classico, detto anche alimentazione complementare tradizionale oppure un’ autosvezzamento, detto anche alimentazione complementare a richiesta. Come abbiamo già detto nell’articolo “Svezzamento: cos’è e perchè si fa”, entrambe queste scelte vanno bene se la qualità e la quantità del cibo sono ottimali. Vediamo nel caso si scelga un’alimentazione complementare tradizionale come preparare la prima pappina.
Come ribadisce Lucio Piermarini, pediatra ternano a favore dell’autosvezzamento, va detto che non esistono evidenze scientifiche che giustifichino alcune vecchie regole legate allo svezzamento tradizionale.
Alcuni pediatri però, come abbiamo già detto nell’articolo “Svezzamento: come iniziare facendo le scelte giuste” scelgono di dare al bambino un’alimentazione specifica dato che i bisogni nutrizionali del bambino rispetto all’adulto sono diversi. In questa prospettiva è opportuno prevedere una gradualità per abituare i bambini ai diversi sapori e consistenze. L’ideale è iniziare con consistenze semifluidi o brodini, più facili da gestire e poi passare gradualmente a consistenze più solide.
Va detto che le tabelle e i calendari dello svezzamento non si utilizzano più, come abbiamo detto già nell’articolo “Svezzamento: come capire quando il bambino è pronto“, il bambino è pronto per lo svezzamento nel momento in cui raggiunge tutte le competenze fisiologiche necessarie, di solito intorno al quinto / sesto mese di età.
Innanzitutto va detto che il bambino continuerà l’allattamento a richiesta: la quantità di latte che assumerà subirà un aggiustamento graduale in automatico ma è importante che il bambino continui fino ai 12 mesi a prendere anche il latte formulato.
Per quanto invece riguarda il cibo solido sta ai genitori, osservando il piccolo, capire quando è il caso di aumentare le porzioni o diminuirle nel caso lasci del cibo nel piatto.
Nella preparazione della prima pappa, possiamo utilizzare questo schema del pediatra Antonio Brienza:
aggiungendo altre verdure sempre di stagione, ricche di sali minerali e vitamine, ricordiamo:
Inoltre alcuni alimenti è meglio non darglieli i primi mesi di vita:
meglio non eccedere nei primi due anni visto il rischio di obesità da adulti. Secondo il pediatra Brienza, la scienza consiglia di introdurle in quantità controllate
il pesce è importantissimo nella dieta dei nostri bambini perché:
Può essere introdotto già dal sesto mese un paio di volte al settimana come alternativa al formaggio e all’uovo bastano ma state molto attenti a togliere tutte le lische
Meglio iniziare con il pesce magro come
Prima si pensava che fosse giusto ritardare l’introduzione nell’alimentazione di cibi potenzialmente allergizzanti come il pesce le uova i pomodori le fragole e la frutta secca adesso le nuove ricerche scientifiche hanno messo in discussione queste credenze e quindi già all’inizio dello svezzamento è possibile prendere tutti questi alimenti come già detto nell’articolo “Svezzamento e allergie alimentari”
Conviene inizialmente mischiarlo con la pappa
Lo schema alimentare del bambino intorno ai 5-6 mesi prevede
Care unimamme cosa ne pensate di questi consigli per preparare la prima pappa al vostro bambino di cui parla Antonio Brienza su amicopediatra?
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