Il parto è un momento davvero particolare per tutte le donne, ma ci sono 7 cose che le neomamme dovrebbero sapere a riguardo.
Ogni donna vive la gravidanza in modo diverso l’una dall’altra. C’è chi apprezza ogni piccolo momento da quando la pancia inizia a crescere fino a sentire il proprio bambino che scalcia, c’è invece chi si dedica a questo periodo dopo essere entrata in maternità dal lavoro.
In ogni caso tutte le donne incinte concordano su un punto: la gravidanza è un fase tutta da viversi.
Certo per questo tempo ci sono cose un pò fastidiose come le nausee mattutine nei primi mesi, che per molte rappresentano un vero e proprio ostacolo all’inizio della giornata.
Ed infine il tanto atteso e allo stesso tempo pauroso travaglio. Anche qui le testimonianze variano da donna in donna c’è chi racconta che sia una passeggiata e c’è chi per partorire il proprio piccolo ci ha messo una quantità di ore infinite.
Di sicuro per alleviare un pò questa paura da parto che nell’ambito viene definita tocofobia, è sicuramente una buona cosa frequentare il corso pre parto.
Al suo interno vi è la possibilità di conoscere altre mamme che stanno vivendo la vostra stessa esperienza con cui confrontarsi e farsi coraggio l’una con l’altra.
Nonostante questo, è bene che una donna incinta vicina al travaglio sia a conoscenza di tutto quello che l’aspetta anche se molto spesso non è così.
Parto: 7 cose che nessuno dice a una donna incinta in procinto di partorire, ma che dovrebbe sapere
Con questi piccoli 7 aneddoti, ogni donna si può considerare quasi pronta al parto e se ovviamente ci sono altri dubbi da sciogliere, il consiglio è quello di rivolgersi al proprio medico di fiducia.
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Solo lui può sapere cosa sia meglio per voi e soprattutto per il vostro bambino.
- Partorire è doloroso. È inutile mentire su questo punto, nel bene o nel male il travaglio non è proprio un’esperienza piacevole. Alcune donne per alleggerire la pillola considerano i dolori da parto come un pò più dolorosi di quelli del ciclo, altre invece sensa troppi mezzi termini rivelano che sono insopportabili e traumatici. Insomma è impossibile dimenticare i dolori da parto, ma una volta tenuto tra le braccia il vostro piccolo tutto passa e non ci si pensa più.
- L’epidurale comporta dei rischi. Se si decide di procedere con questa tecnica per alleviare i propri dolori, è sempre bene riferirlo al proprio medico che prima di tutto vi prescriverà una visita dall’anestesista. Ovviamente è una pratica che va ragionata insieme al vostro ginecologo, proprio per scongiurare qualsiasi rischio futuro.
- Si partorisce da sole. Nonostante l’avere vicino il proprio marito o compagno, la propria ostetrica e il ginecologo di fiducia. L’atto del partorire è una cosa che la donna deve fare completamente da sola, trovando in se stessa la forza per far nascere il proprio bambino.
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- Dopo la nascita del bambino, ci si deve impegnare per espellere la placenta. Si pensa che dopo aver spinto per ore per far nascere il piccolo sia tutto finito. Purtroppo non è così perché dopo è necessario far uscire anche la placenta, proprio per il bene e la salute della donna.
- Anche dopo il parto, le contrazioni continuano. Subito finito il travaglio, il ginecologo somministra alla mamma l’ossitocina per aiutare l’utero a restringersi. Le contrazioni quindi durano soprattutto nei momenti in cui la mamma allatta, perché l’allattamento stimola l’ossitocina.
- Assorbenti post partum. Le emorragie dopo il parto potrebbero essere importanti e durare anche sei settimane. Quindi gli assorbenti post parto sono essenziali.
- Depressione. Sulla depressione post parto esistono tante teorie, ma quella più accreditata è che a favorirla siano gli stessi ormoni che allo stesso tempo possono dare felicità. Per questo motivo, come si è scritto in un articolo precedente, non va assolutamente sopravvalutata, ma il consiglio è quello di chiedere aiuto se ci si rende conto di essere caduti in questo tunnel.
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E voi unimamme eravate a conoscenza di queste 7 cose che nessuno dice a una mamma in procinto di partorire?
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