Come si sa nei primi tempi dormire con un bambino appena nato è un’impresa. Ma si è scoperto che il sonno del neonato ha varie fasi.
Dormire con un neonato è davvero una grande impresa. Purtroppo è una grande verità verso la quale tutti i neogenitori devono, nel bene o nel male, farci l’abitudine.
Proprio per questo motivo esistono tantissimi metodi a cui i neogenitori si appellano proprio per cercare di sopravvivere a queste notti insonni.
Un lavoro specifico che si è sviluppato in questi anni è quello della professionista del sonno che insegna ai neogenitori qualche metodo per far addormentare più velocemente i propri piccoli.
Come è noto però i motivi per i quali i neonati si svegliano in continuazione sia durante il giorno sia di notte sono diversi, tra i più comuni ci sono le coliche, la fama, il bisogno di sentire contatto fisico.
Insomma dormire è essenziale per gli adulti, figuriamoci per i bambini proprio per questo è necessario che i piccoli rispettino le ore di sonno che sono previste per loro.
E già solo seguendo queste ore previste, il sonno di molti neogenitori ne gioverebbe tantissimo.
Infatti in una recente ricerca si è visto che i geniori di un bambino nato da poco potrebbero non recuperare le loro ore di sonno, almeno fino a quando questo non ha compiuto sei anni.
Una cosa fondamentale da tenere in considerazione e che ogni neogenitore dovrebbe sapere prima che il proprio figlio venga al mondo, è quella di non giocarci insieme prima che arrivi l’ora della nanna.
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Certo per molti è impossibile resistere a quelle guance morbide e cicciottose, soprattutto quando il piccolo inizia ad avere qualche mese in più e ad essere reattivo nei confronti dei suoi genitori.
Per molti, inoltre il momento della nanna rappresenta una piccola occasione per trascorrere del tempo con il proprio bambino. Purtroppo gli impegni di ogni giorno tra casa e lavoro, impediscono a molti di non trascorrere ore di qualità insieme ai propri piccoli.
Ed ecco quindi che quella mezz’ora prima di mettere a dormire il bambino è fondamentare proprio per stare insieme a lui.
Purtroppo però si è notato che giocarci insieme, poco prima della nanna, come fargli il solletico, scherzarci, coccolarlo o semplicemente quel “bubu settete”, potrebbe portare il bimbo ad eccitarsi troppo e a non volere più dormire.
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Insomma divertirsi è bello, ma in altri momenti!
Per ridurre quindi il carico di stimolazioni e così agitare il piccolo, innanzitutto è bene non giocarci insieme.
Se poi siete caduti nel tranello perché necessitate di stare insieme al vostro bambino, allora per farlo addormentare dopo è necessario ricorrere ai cosiddetti rumori bianchi, suoni cioè ripetitivi e costanti che contribuiscono a ridurre lo stato di agitazione del piccolo e a rilassarlo.
Ma quali sono questi rumori bianchi? Potrebbe essere il suono di una lavatrice o di un phon e nel caso non vogliate sprecare inutilmente corrente elettrica c’è la possibilità di scaricarsi sul telefono delle app che sontengono dei suoini simili e che consentono al piccolo di rilassarsi il più possibile.
Insomma per riuscire a dormire, l’unico mezzo è affidarsi alla cara e vecchia lavatrice che può regalarvi delle gioie immense!
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E voi unimamme giocavate con i vostri piccoli, prima di farli addormentare?
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