Giocare nella natura rafforza il sistema immunitario dei bambini, sostiene uno studio scientifico.
Stare in mezzo alla natura fa bene ai bambini. Che sia un bosco, un grande prato in campagna o anche un parco o un giardino pubblico in città, l’importante è che ci sia il verde. Ora la conferma arriva anche dalla scienza, con un recente studio che ha dimostrato gli effetti benefici dello stare nella natura per il sistema immunitario dei bambini.
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Lo studio è stato condotto dai ricercatori finlandesi dell’Università di Helsinki e ha scoperto molte cose interessanti. Ecco quali.
Giocare all’aperto in un ambiente naturale, sull’erba e circondati da piante, aiuta a rafforzare il sistema immunitario dei bambini, grazie all’esposizione alle sostanze che si trovano nella terra e nei vegetali. I bambini che abitano in città, infatti, sarebbero più soggetti alla malattie autoimmuni per via della loro minore esposizione ai microbiota naturali. Una conferma che ora arriva da un recente studio scientifico condotto dall’Università di Helsinki con risultati sorprendenti.
Le aree urbane sono caratterizzate da perdita di biodiversità e ridotta esposizione a diversi tipi di microbiota. Allo stesso tempo, nelle densamente edificate aumenta l’esposizione a batteri patogeni. A questi fattori, accertati da numerosi studi, si aggiungono l’alto livello di igiene, il consumo elevato di alimenti trasformati ed eccessivo uso di antibiotici. Tutti elementi che influenzano il microbiota commensale umano, provocandone uno squilibrio microbico, denominato disbiosi, che è stato associato a malattie immuno-mediate.
Scoperte recenti hanno dimostrato che il tipo di suolo e la vegetazione dei giardini intorno alle abitazioni influenzano la microflora intestinale. Ecco perché i ricercatori finlandesi hanno studiato gli effetti di una maggiore esposizione al terreno e ai vegetali nei bambini in età da asilo.
I ricercatori hanno preso in esame 75 bambini di età compresa dai tre ai cinque anni, iscritti a dieci scuole d’infanzia in due città della Finlandia, Lahti e Tampere. Durante lo studio, per verificare gli effetti dell’esposizione a un ambiente naturale, sono stati modificati gli spazi di gioco all’aperto presenti nelle varie scuole d’infanzia. Al posto delle aree in cemento, ghiaia o sabbia, sono stati introdotti terra, erba, cespugli e piccoli arbusti, in modo da trasformare gli ambienti. In queste nuove aree di gioco, più verdi, i bambini hanno giocato per 28 giorni, trascorrendovi in media un’ora e mezza al giorno. I piccoli sono stati impegnati anche in attività di giardinaggio.
Al termine dell’esperimento, i ricercatori finlandesi hanno scoperto che i bambini che avevano giocato nelle aree verdi avevano “un microbiota della pelle e dell’intestino più diversificati, il che sembra contribuire a regolare meglio il sistema immunitario“, ha affermato Aki Sinkkonen, ricercatrice dell’Università di Helsinki, nelle parole riportate da Agi. “Questi risultati suggeriscono che le difese corporee dei bambini che vivono in città potrebbero essere potenziate fornendo l’accesso quotidiano a spazi verdi e terreno in cui giocare“, ha aggiunto.
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Infatti, nella letteratura scientifica più recente prevale “l’ipotesi che la vita in città sia più facilmente associata a un sistema immunitario meno forte, per via della meno frequente esposizione ai microbioti, che può aumentare il rischio di sviluppare condizioni come asma, eczema, malattie infiammatorie intestinali, sclerosi multipla e diabete di tipo 1“, ha spiegato la professoressa Sinkkonen. Si tratta di malattie sempre più diffuse nelle società sviluppate, dove i bambini vivono soprattutto nelle città e hanno a disposizione poche aree verdi.
Ecco perché fare giocare in un ambiente naturale i bambini che vivono in città può avere effetti benefici molto importanti per la loro salute. L’esposizione alla natura e alla terra favorisce la regolazione del sistema immunitario nei bambini.
In un periodo di tempo breve, 28 giorni, i ricercatori hanno potuto verificare una importante differenza della composizione del microbiota dei bambini che avevano giocato all’aperto in mezzo alla natura. La composizione del microbiota, prima e dopo l’esperimento, è stata verificata con tamponi cutanei per i micorganismi e campioni di sangue e feci prelevati dal bambini, che sono stati confrontati con i campioni di sabbia e terreno delle aree di gioco e paragonati con quelli dei bambini che invece avevano continuato a giocare in ambienti non naturali (gruppo di controllo).
I risultati di questo studio sono molto importanti e possono essere la base di partenza per mettere in atto nuovi interventi e nuove pratiche di prevenzione contro le “future epidemie immuno-mediate”, ha spiegato Aki Sinkkonen.
Lo studio finlandese è stato pubblicato sulla rivista Science Advances, con il titolo di “Biodiversity intervention enhances immune regulation and health-associated commensal microbiota among daycare children“, “L’intervento sulla biodiversità migliora la regolazione immunitaria e il microbiota commensale associato alla salute tra i bambini dell’asilo”.
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