Posticipare il primo bagnetto del neonato aiuta la sua salute e il rapporto madre e figlio, parola degli scienziati.
Unimamme, oggi vogliamo parlarvi di come, sempre più spesso, in America, si scelga di ritardare il primo bagnetto del bambino.
Dietro questa decisione ci sarebbero motivazioni legate alla salute del neonato ma non solo. Cerchiamo di capire meglio insieme.
Il Buss’s Advocate Sherman Hospital, insieme ad altri cinque ospedali ha deciso di adottare la politica di “aspettare per il primo bagnetto del bambino“.
Gli scienziati infatti accusano che la pratica di lavare via la vernice caseosa che ricopre la pelle dei neonati sia troppo rigida.
Invece, posticipare il primo bagnetto promuoverebbe:
Dopo un mese si è scoperto che:
A distanza di 9 mesi i risultati sono stati ancora più evidenti.
La vernice caseosa contiene anche delle proteine attive contro lo streptococco B, l’escherichia coli e altri comuni rischi perinatali.
L’ospedale americano di cui vi abbiamo parlato è uno de 440 accreditati che utilizzano delle pratiche per migliorare le pratiche e i tassi dell’allattamento al seno.
Nelle loro linee guide si legge che le pratiche che separano mamme e figlio dovrebbero essere rimandate a dopo il contatto pelle a pelle tra mamma e figlio.
L’idea di ritardare il bagnetto non è nuova, è anzi raccomandata tra le cure standard dell’OMS in cui si legge: “il bagnetto dovrebbe essere ritardato a 24 ore dopo la nascita, se non può essere fatto deve essere posticipato ad almeno 6 ore”.
Unimamme, voi cosa ne pensate di questa pratica riportata su Yahoo?
La vorreste anche nei nostri ospedali?
Vi lasciamo con 6 motivazioni per ritardare il primo bagnetto del neonato.
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