“Osservateli i bambini” e imparate da loro sul Coronavirus, il messaggio toccante di un papà è virale.
I bambini sono tra coloro che più soffrono le conseguenze indirette della pandemia di Covid-9: lunghi mesi senza scuola e amici a causa del lockdown, limitazioni nelle attività scolastiche anche dopo la riapertura delle scuole, riduzione dello attività sociali e sportive. I bambini sono stati tenuti lontano dai loro nonni e per molto tempo non li hanno potuti abbracciare. I rapporti si sono riavvicinati questa estate ma ora con la ripresa dei contagi sono costretti a nuove limitazioni.
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Eppure, nonostante tutte le limitazioni e i sacrifici, i bambini si adattano meglio alle nuove regole, molto più degli adulti, spesso purtroppo persi dietro a inutili polemiche e complotti. I bambini indossano con disciplina le mascherine, si lavano spesso le mani e mantengono le distanze, anche dai loro amichetti. Una situazione che è stata descritta da un papà in un bellissimo e toccante messaggio su Facebook che è diventato subito virale.
Paolo Migliavacca è un imprenditore e un papà che ha pubblicato su Facebook un post che ha conquistato subito la rete, scaldando il cuore di tante persone e diventando subito virale. L’uomo ha scritto un messaggio dedicato ai bambini in questi tempi difficilissimi segnati dalla pandemia e da una infinità di limitazioni alle nostre vite quotidiane.
I bambini sono coloro che più patiscono le restrizioni imposte dalle norme di prevenzione sanitaria necessarie per arginare i contagi da Coronavirus. Eppure sono anche i più ligi al rispetto delle regole. Come scrive Migliavacca, i più piccoli indossano diligentemente la mascherina, si igienizzano le mani quando richiesto e rinunciano anche agli abbracci per rispettare il distanziamento fisico.
“Osservateli i bambini – scrive Migliavacca -. Fatevi raccontare da chi lavora con loro la dedizione e la serietà con cui tirano su la mascherina anche solo se devono andare ad appuntare la matita“.
“Che educazione fisica si fa da soli, senza palla e senza toccarsi, a due metri di distanza“, si legge nel post. “Osservateli i bambini, che nemmeno per dire alla maestra ‘mi manca la mamma’ si alzano se non è necessario, alzano la mano per dirlo; che si disinfettano le mani prima di uscire dalla classe, prima di rientrare in classe, prima di toccare il nuovo quaderno, prima della pipì, dopo la pipì e dopo l’acqua e sapone“. Una dedizione esemplare.
“Che hanno capito che quell’evidenziatore meraviglioso non si può più prestare al compagno di banco preferito, che non toccano la maestra anche se vorrebbero un abbraccio“.
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“Osservateli i bambini, che si rovesciano come tartarughine con gli zaini pesanti, che a scuola i libri non si possono più lasciare, ma sorridono con il loro fardello sulla schiena. Anche alle 8 del mattino – continua Migliavacca -. Osservateli, i bambini. Abbiamo sempre da imparare tanto da loro“.
Un messaggio che è stato condiviso da molti, anche dal prof. Roberto Burioni che su Twitter ha scritto: “Io ne ho una ed è esattamente così“.
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Che ne pensate unimamme di questo messaggio, anche voi condividete queste parole?
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