Il significato della festa di Halloween, ormai diffusa e radicata anche in Italia, lo conoscono in pochi. Scopriamolo insieme
E’ ormai una tradizione anche per il nostro paese nei giorni prima dell’1 e 2 Novembre vedere in giro zucche intagliate e maschere da strega. Ma sappiamo quali sono le origini di questa ricorrenza?
Il significato della festa di Halloween
Questa festa pare avere origini molto antiche e richiamare diverse culture. Negli ultimi anni la tendenza a festeggiare questa ricorrenza è stata importata dagli Stati Uniti ma in realtà sono loro che l’hanno importata dal “vecchio continente” e l’hanno poi resa una festa commerciale.
Una breve ricerca vi chiarirà le sue origini e il suo significato. Iniziamo dalla parola Halloween che plausibilmente deriva dalla frase “All Hallows’ Eve”, ovvero “Vigilia di tutti gli spiriti sacri”.
Il significato di Halloween rimanda a tradizioni antiche della cultura celtica e anglosassone; ci sono diverse ipotesi sulla sua origine:
- alcuni la ricollegano alla festa romana dedicata a Pomona, la dea dei frutti e dei semi
- altri alla festa dei defunti che i romani chiamavano i Parentalia, ma che si svolgevano a Febbraio
- ma i più la rimandano alla festa celtica di Samhain, che significa approssimativamente ‘fine dell’estate’ e rappresenta il capodanno celtico, ovvero il giorno in cui i pastori riportavano a valle le loro greggi e si preparavano per l’inverno. In Irlanda questa festa è molto sentita, anche se con l’avvento del Cristianesimo ha assunto un significato più spirituale e viene associata anche ai defunti, oltre che alla “morte”della natura in questo periodo dell’anno.
- alcuni ancora la definiscono una festa satanica e la ricollegano all’inizio del nuovo anno per le streghe. Nelle popolazioni antiche pagane le streghe avevano l’usanza di riunirsi sulla cima dei monti per evocare spiriti e demoni. Questa usanza veniva chiamata Sabba e pare che il 31 Ottobre fosse una data particolarmente significativa per loro perché si celebrava il Black Sabbath. In alcune città italiane come Benevento, c’è una radicata tradizione popolare legata alle streghe e ancora oggi questo periodo dell’anno viene celebrato secondo la tradizione popolare tra il pagano e il cattolico.
Ad Halloween sono legati molti simboli che rimandano all’occulto: ad esempio il tradizionale intaglio delle zucche che diventano visi spaventosi si ricollega all’antico costume di intagliare delle rape e farne lanterne per ricordare le anime bloccate nel Purgatorio.
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La leggenda di Jack o’Lantern
La leggenda di Jack o’ Lantern viene da un’antica leggenda irlandese di un fabbro che incontrò il diavolo varie volte e riuscì ad ingannarlo sempre, infine fece un patto con lui per evitare la dannazione eterna. Ma quando poi morì, Jack fu rifiutato in Paradiso a causa dei suoi peccati e non andò all’inferno per via del patto che aveva fatto col diavolo. Quindi fu costretto a vagare nel mondo dei vivi e la notte del 31 Ottobre cerchi un rifugio nelle case. Ecco perché c’è l’usanza di appendere le lanterne o le zucche illuminate alla porta per allontanare Jack.
In Irlanda e Scozia a questo scopo venivano infatti usate le rape, ma gli immigrati in Nord America ripiegarono sulle zucche, più facilmente reperibili perchè originarie del luogo e inoltre molto più adatte all’intaglio, vista la grandezza.
Le usanze più famose per la notte di Halloween
Ci sono tantissime usanze e tradizioni legate alla festa di Halloween e al suo significato, vediamo quali sono quelle più famose e come sono nate
L’usanza del gioco ‘dolcetto o scherzetto’ pare abbia diverse origini:
- c’è chi la ricollega a Jack o’Lantern e al fatto che vagasse per le case minacciando maledizioni per gli abitanti della casa che non lo accontentassero con un sacrificio, il famoso “trick or threat”, tradotto letteralmente “sacrificio o maledizione”
- altri invece la fanno risalire al Medioevo e alla pratica dell’elemosina di Ognissanti: si narra che in questa data infatti i poveri andassero di porta in porta e ricevevano “il pane d’anima”, ovvero un dolcetto quadrato farcito con uva passa, in cambio di preghiere per i morti cari ai ‘benefattori’.
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Quella del travestimento è un’usanza molto amata dagli adulti e dai bambini. Tutte le figure che richiamano le leggende e le storie narrate vengono riproposte attraverso i travestimenti in modo scherzoso. Ma proprio gli antichi celti avevano come usanza quella di indossare le pelli degli animali morti nella notte di Halloween per spaventare gli spiriti.
In origine il travestimento doveva essere spaventoso e rigorosamente fatto in casa, come ci mostra il video che segue, poi piano piano è cambiato e si è arricchito di personaggi del cinema o di figure adatte ai bambini. Oggi i travestimenti più tipici di Halloween sono quelli da strega o da diavoletto, da fantasma o da zucca.
Un’altra usanza, questa tipicamente americana, è quella di sbucciare una mela la sera di Halloween per sapere quanto a lungo si vivrà. Ma la mela dovrà essere sbucciata senza mai rompere la buccia: più lunga sarà la buccia, più lunga sarà la vita.
Infine, come non ricordare l’usanza di intagliare le zucche, creando dei volti spaventosi. Questa usanza americana è legata come abbiamo detto alla storia di Jack o’Lantern ed è forse la più tipica di questo periodo. La zucca infatti rimane il simbolo di Halloween, in tutte le sue declinazioni, a tavola come nelle decorazioni.
Oggi quella di Halloween è una festa soprattutto commerciale, con uno scopo principalmente ludico soprattutto per i bambini e i ragazzi, che però rimanda come abbiamo visto ad antichi riti e feste, a metà tra il sacro e il profano. Sono tante le tradizioni legate a questa festa, non vi resta che scegliere quale preferite e festeggiare insieme ai vostri bimbi.
Care unimamme cosa ne pensate, ora che ne sapete di più, della storia della festa di Halloween, che ha origine in tanti miti e leggende del mondo?
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