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Legumi in scatola e pesticidi: il test italiano sui migliori e i peggiori

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Valentina Crea

Legumi in scatola, fagioli e ceci, analizzati e trovate tracce di glifosato, bisfenolo A e pesticidi vietati. I migliori ed i peggiori.

Foto da Adobe Stock

Quando arriva l’autunno e soprattutto l’inferno tendiamo a mangiare di più cibi che ci riscaldano. Infatti, in questo periodo la fanno da padrone le zuppe, di verdure, ma sopratutto quelle di legumi.

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Siccome si ha sempre poco tempo, si va tutti di corsa tra i vari impegni si usano molo il legumi in barattolo che sono già cotti e basta solo versarli in padella. La rivista Salvagente ha pubblicato nel suo ultimo numero un’indagine per capire se questi prodotti sono sicuri in termini di sicurezza alimentare.

Legumi in scatola: i risulati di un test

Foto da Adobe Stock

Il Salvagente, ha analizzato per 16 prodotti di diversi marchi in diversi laboratori per andare a vedere se in questi legumi conservati in scatola, che siano in latte di metallo, in vetro o in brick.

Tra le sostanze che sono state ricercate troviamo:

  • Fitofarmaci
  • Metalli pesanti
  • Micotossine
  • Biosfenolo A (è una sostanza molto utilizzata nell’industria, soprattutto per la produzione delle plastiche in policarbonato comuni nei recipienti per uso alimentare, e nelle resine che compongono il rivestimento protettivo interno presente nella maggior parte delle lattine).

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Invece, i 16 prodotti che sono stati analizzati sono:

  • CIRIO
  • CONAD
  • ESSELUNGA
  • COOP
  • VALFRUTTA
  • HEINZ
  • BONDUELLE
  • DELIZIE DEL CAMPO (EUROSPIN)
  • CAMPO LARGO (LIDL).

I legumi scelti sono 7 lotti di ceci e 9 di fagioli. Dopo i risultati delle analisi si è riscontrato:

  • In 6 prodotti tracce di 5 fitofarmaci tra cui il glifosato, di cui tre di ceci.
  • Nessuno dei prodotti ha riportato residui di sostanze chimiche oltre i livelli consentiti dalla legge, anche se in un paio di casi ci sono state delle perplessità: pesticidi cyproconazole e 2,4-D, sostanze vietate nelle colture di legumi nel nostro paese. Il fatto che siano presenti in tracce, seppur contenute, potrebbe essere dovuto a contaminazione del terreno, a deriva da colture vicine in cui sono permessi, a utilizzo improprio del prodotto chimico. O ancora a importazione da paesi in cui sono consentiti.

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Il test mette in evidenza un problema molto importante: se nel nostro Paese è vietato l’uso di alcuni tipi di pesticidi per i prodotti alimentari, non è vietata l’introduzione, come in questo caso, di legumi da altri paesi nei quali il pesticida x può essere usato. Quindi, un consumatore italiano può mangiare dei fagioli in scatola lavorati con un pesticida vietato in Italia, ma consentito in Europa.

In più, se per altri alimenti, come la carne e l’olio oltre ad indicare dove il prodotto è stato lavorato, ad esempio confezionato, si deve indicare anche l’origine della materia prima, non è così per i legumi.

  • Sui 6 marchi di quelli testati si è trovato il bisfenolo A che anche se rientra nei limiti di legge, è comunque sconsigliato dall’Unione europea come sostanza da utilizzare per le confezioni alimentari, nonché vietato per la cosmesi.

Il Salvagente ha contattato le aziende interessate per chiedere dei chiarimenti sulla presenza di molecole non consentite per la coltivazione di legumi in Italia, le quali hanno risposto nello stesso modo: “I ceci non sono stati coltivati in Italia. Di conseguenza, la valutazione di conformità del prodotto deve essere effettuata considerando i limiti previsti dalla regolamentazione europea”.

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  • Bisfenolo A è stato trovato in uno dei campioni di fagioli di un discount, con una presenza di 0.01 mg/kg. Come spiegano gli esperti, il “problema qui non è la quantità, esiziale, ma il fatto che secondo il Regolamento europeo Reach il Bpa faccia parte delle “sostanze particolarmente preoccupanti” destinate a limitazioni d’uso e, ovunque possibile, alla sostituzione con sostanze meno nocive. Dunque, sarebbe meglio che i produttori passassero ad altre componenti chimiche per ottenere lo stesso risultato”.
Foto da Adobe Stock

Alla luce di tutte queste valutazioni e delle analisi effettuate sui campioni, i due prodotti migliori (entrambi con il massimo dei voti) sono risultati essere:

  • CECI COOP
  • VALFRUTTA BORLOTTI ITALIANI

In coda alla classifica si trovano:

  • DELIZIE DEL SOLE CECI (EUROSPIN)
  • CAMPOLARGO FAGIOLI BORLOTTI (LIDL)

Voi unimamme comprate i legumi in scatola?

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Valentina Crea

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