In alcune Regioni italiane sono stati presi provvedimenti per la scuola in seguito all’aumento dei contagi. Ecco l’elenco.
Gli dati legati alla pandemia che sono stati diffusi il 30 ottobre parlano di tantissimi contagiati. Nel nostro Paese, sono 31.084 i nuovi positivi su 215.085 tamponi effettuati. Molte Regioni hanno, sulla base di questi dati, confermato o previsto nuove chiusure per la scuola.
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Didattica a distanza per molti istituti e scuole dell’infanzia e nidi chiusi. Il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro ha spiegato che “la curva che noi oggi abbiamo di crescita è analoga a quella della popolazione generale, ma è altrettanto vero che stiamo collaborando strettamente con il Ministero dell’Istruzione per analizzare i dati e per poter fornire un’analisi un po’ più dettagliata che uscirà nelle prossime giornate anche per manifestare la massima attenzione e per fare in modo di tutelare da una parte il funzionamento della scuola dall’altra la salute di tutta la popolazione“.
Scuole chiuse: le Regioni che hanno adottato ulteriori misure
Dopo la diffusione dell’ultimo Dpcm del 24 ottobre, le scuole hanno previsto più didattica a distanza, ma adesso dopo solo alcuni giorni ci sono state nuove ordinanze Regionali con indicazioni precise per le scuole.
In molte Regioni, la didattica continua in presenza o adeguata al Dpcm, ma altre hanno adottato diverse indicazioni. Ecco le Regioni interessate dalle nuove ordinanze:
- Abruzzo: l’ordinanza regionale: “dal 28 ottobre 2020 sino al termine di vigenza del riferito Dpcm del 24 ottobre 2020 la sospensione delle attività scolastiche secondarie di secondo grado in presenza, rimettendo in capo alle Autorità Scolastiche la rimodulazione delle stesse, con ricorso alla didattica digitale a distanza e prevedendo che la didattica in presenza continui ad essere effettuata a vantaggio degli alunni a vario titolo portatori di disabilità ovvero in ragione di riconosciuta condizione di necessità”.
- Basilicata: gli studenti delle scuole secondarie di II grado faranno didattica a distanza a partire dal 2 novembre.
- Calabria: già dal 26 ottobre 2020 la sospensione delle attività didattiche in presenza, nelle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado. La didattica a distanza è prevista fino al 13 novembre 2020.
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- Campania: in questa Regione le scuole erano chiuse già da diversi giorni. Dopo alcune manifestazioni si sono riaperti i nidi e la scuola dell’infanzia, ma da lunedì sono tutte chiuse fino al 14 novembre. Avete ascoltato le dichiarazioni del Presidente De Luca?
- Emilia Romagna: fino al 24 novembre è prevista una didattica a distanza maggiore del 75%, con criteri di rotazione fra le classi o fra gli studenti all’interno delle classi.
- Lombardia: per il momento confermata la didattica a distanza come prevista dal decreto.
- Marche: didattica a distanza al 100% alle secondarie di II grado dal 3 novembre. La Regione spiega che la chiusura degli istituti e il proseguimento a distanza delle lezioni sono stati decisi “partendo dal dato che vede nelle scuole medie inferiori e superiori una media di contagio ogni mille abitanti doppia rispetto a quella che è la media regionale”. Nella stessa ordinanza è stato inoltre disposto il divieto di uscire di casa dalle 22 di sabato 31 ottobre alle 5 del primo novembre e dalle 22 del primo novembre alle 5 del giorno successivo. Nella giornata di venerdì in Umbria sono state riscontrate 729 nuove positività in più rispetto a giovedì.
- Piemonte: anche qui le scuole superiori sono chiuse dal 2 al 24 novembre.
- Puglia: dal 30 ottobre al 24 novembre sospensione delle attività didattiche in presenza per le Istituzioni Scolastiche di ogni ordine e grado (scuola primaria, scuola secondaria di primo grado e scuola secondaria di secondo grado).
- Sicilia: fermi anche qui gli studenti delle scuole superiori, anche se si potrebbe tornare in alcuni casi al 75% di Dad.
- Toscana: dal 28 ottobre didattica a distanza per il 75% degli studenti delle scuole superiori. Ordinanza
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- Trento: no alla didattica a distanza per le superiori (il governo chiedeva almeno il 75% delle lezioni in modalità digitale): secondo Fugatti in Trentino il problema non sono le scuole (ci sono in questo momento più di 100 classi in quarantena su 4900); le maggiori criticità sono i trasporti e gli assembramenti di studenti fuori dalla scuola.
- Umbria: sospesa attività didattica nelle scuole secondarie di primo e secondo grado dal 3 al 14 novembre.
- Valle d’Aosta: dal 31 ottobre didattica a distanza al 75% flessibile.
- Veneto: dal 28 ottobre al 24 novembre Dad per almeno il 75% degli studenti delle scuole superiori. Viene raccomandata l’applicazione dell’attività didattica in presenza prioritariamente nelle classi prime.
Voi unimamme com’è la situazione nella vostra Regione?
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