Negli ultimi tempi è aumentato il numero di donne che decide di intraprendere una gravidanza a 40 anni, ma che possibilità ci sono?
Le donne che decidono di intraprendere una prima gravidanza intorno ai 40 anni sono sempre di più.
Rispetto agli anni passati le cose sono decisamente cambiate e anche il ruolo della donna, fortunatamente, si è rivoluzionato.
Oggi ogni donna prima di mettere su famiglia è alla ricerca sia di una indipendenza economica sia di un soddisfacimento lavorativo.
Su questo giocano più fattori, intanto il fatto che molte donne si concentrano più sulla loro educazione e poi che per raggiungere un certo successo nel lavoro il percorso da compiere spesso è molto lungo e anche più tortuoso rispetto a quello degli uomini.
Per questo motivo in molte iniziano a pensare a una possibile gravidanza intorno ai 40 anni.
Tuttavia la fertilità di una donna a quella età è decisamente più bassa rispetto a dieci anni prima per questo motivo molte donne ricorrono a varie pratiche per poter realizzare il sogno della maternità.
In un articolo in precedenza si è parlato di alcune nuove tecniche che riguradano il ringiovamento delle ovaie.
Insomma la medicina nel campo della fertilità femminile ha fatto e sta facendo dei grandi passi avanti, a differenza di quella maschile che è un pò più indietro, ma comunque ci sono una serie di studi che serviranno per il futuro.
Ma quante possibilità ha una donna a 40 anni di rimanere incinta?
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Ecco cosa ha dichiarato, Andrea Borini, direttore e responsabile clinico e scientifico di Tecnobios Procreazione e presidente SIFES (Società Italiana di Fertilità e Sterilità e Medicina della Riproduzione) su Quimamme Corriere.it: “A 40 anni le probabilità di avviare una gravidanza sono del 7-8% ogni mese. Per avere più possibilità è necessario provarci a lungo, il problema è che arrivati a questo punto ogni anno è prezioso: più il tempo passa, più le probabilità si riducono”.
Ci sono donne che anche naturalmente, dopo vari tentativi, riscono a rimanere incinte; altre che invece sono costrette a ricorrere a un parere medico e ad effettuare diversi esami.
Insomma il consiglio è quello di non aspettare troppo a chiedere un parere medico, ma al massimo dopo sei mesi di tentativi in cui non ci sia stato alcun risultato.
In questo modo si può procedere molto più facilmente con una diagnosi e nel caso di iniziare delle cure apposite.
Ovviamente in una situazione simile, è bene non solo controllare la donna ma anche l’uomo con degli esami specifici come lo spermiogramma.
Tuttavia per favorire il concepimento a questa età, la migliore strategia è quello di concentrare i rapporti durante l’evoluzione (nel giorno prima, lo stesso giorno e quello dopo).
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Qui si tratta di dover fare dei calcoli e se il ciclo è regolare, quindi ogni 28 giorni, il periodo dell’ovulazione cade il quattordicesimo giorno. Se invece il ciclo è irregolare è bene fare riferimento a un test dell’ovulazione.
Ci sono casi però in cui nonostante ci si riprovi e riprovi, la gravidanza desiderata non arriva, tanto che è necessario dover ricorrere alle tecniche che si conoscono per poter giungere all’obiettivo.
Ecco cosa consiglia il dottor Borini: “A 40 anni, generalmente negli Stati Uniti si suggerisce di sottoporsi a tecniche di fecondazione assistita dopo appena sei mesi di tentativi, anticipando molto i tempi italiani. Questo perché le probabilità di successo si riducono notevolmente man mano che gli anni passano anche seguendo la via della fecondazione in vitro: se a 40 si attestano intorno al 15-17%, a 43 crollano al 5%”.
In Italia è possibile rivolgersi agli ospedali pubblici, in cui le liste di attesa sono un pò lunghe, all’incirca un anno, un anno e mezzo.
C’è anche la possibilità di recarsi in dei centri privati specializzati, ma la spesa per ogni trattamento si aggira intorno ai 4000, 4500 euro.
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E voi unimamme eravate a conoscenza di queste possibilità?
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