Questa mattina si sono svolti a Roma i funerali di Gigi Proietti, è stato lutto cittadino.
Unimamme, oggi a Roma è stato lutto cittadino per celebrare i funerali di Gigi Proietti, venuto meno il 2 novembre scorso.
Come accennato il funerale si è svolto in forma privata ma trasmesso in televisione su RaiUno. Oltre alla famiglia, diversi amici e colleghi attori hanno partecipato.
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Tra di loro c’era Paola Cortellesi, ecco ciò che ha detto.
“Cari Sagitta, Susanna e Carlotta,
che meraviglia deve esser stata aver accanto un gigante come Gigi e che peso enorme, Carlotta con garbo e gratitudine lo ha ricordato in questi giorni, deve esser stato averlo dovuto condividere continuamente con tutti gli altri. Io sono una di tutti gli altri, per molto tempo un’estranea, eppure ho ricordi indelebili legati a Gigi, episodi che hanno scandito la mia vita.
E le melle le-le melle-le, sono buone sono belle sono buone sì ma non le posso digerir
La cantavo a 5 anni. A quell’età avevo già consumato la cassetta di ‘A me gli occhi please’. La ascoltavamo di continuo noi cinque in macchina, nei lunghi viaggi estivi verso la Calabria. In casa ripetevo a memoria tutti i passaggi. Non potevo conoscere l’amuleto, ma avevo idea che fosse una storia tanto allegra mentre citavo le frombole e i dardi dell’avversa fortuna.
Ricordo la prima volta che mi sono commossa, da bambina, è stato proprio sulle note de ‘La vita in osteria’. Io capitolavo alla prima strofa:
C’hai la pensione e du’ sordi da parte
Li fiji ormai ce l’hai sistemati
Si nu’ li vedi è che c’hanno da fa’
Quello è stato proprio un colpo basso. Per me, a livello emotivo, pari solo a Heidi che ritrova il nonno.
Papà e mamma ci portavano a vederlo a teatro e crescendo, ammirandolo in ogni variazione di tono, di registro di linguaggio, ricordo nitidamente il momento in cui in platea, al Sistina ho capito che avrei tanto voluto fare questo mestiere. Pensa che guaio, dirà qualcuno, ma per me è la vita e la strada, senza saperlo, me l’ha indicata lui.
Gli ho raccontato tutte queste cose quando l’ho conosciuto, quando vi ho conosciuto e Gigi mi ha risposto con affetto m sono certa di esser stata l’ennesima perché un grande artista è patrimonio comune e ispirazione per molti
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Un privilegio, tra tutti gli altri, l’ho avuto: quello di poter passare ogni tanto del tempo insieme e godere della sua compagnia, dei suoi racconti esilaranti, della sua genialità. Ridere a crepapelle senza ritegno insieme a un maestro. Po esse? Con lui sì, si poteva perché ogni volta aveva la mia età.
Ma negli anni ogni suo consiglio, ogni pacca sulla spalla, ogni suo incoraggiamento è stato la spinta a far del mio meglio nella vita e in questo mestiere di pazzi.
Nessuno potrà mai togliervi i ricordi di una vita vissuta con lui, la vita vera, la vita reale. Vi ha dato le gioie ineguagliabili di un compagno e di un papà. Per tutti noi altri è stato un faro: ci ha mostrato l’arte, il sogno, a volte, una strada da percorre.
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Oggi a proteggervi, e camminare dietro di voi c’è un esercito di noi altri armato di riconoscenza, che lo amerà sempre e non lo dimenticheremo mai”.
Il feretro con la salma di Proietti è partito da Villa Margherita sulla Nomentana, luogo dove è morto, poi ha raggiunto il Campidoglio e si è diretto al Globe Theatre, tanto voluto dall’attore. Infine i funerali si sono svolti presso la Chiesa degli artisti. Dopo la cerimonia la macchina con il feretro si è diretta al Cimitero di Prima Porta dove il corpo sarà cremato.
Unimamme, voi avete seguito la cerimonia? Vi siete emozionate per questo discorso?
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