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Dopo la pubblicazione del nuovo DPCM, ci siamo fatti tante domande su cosa si possa o non si possa fare. Ecco alcune risposte per le famiglie.
Dopo l’emanazione del nuovo decreto per limitare i contagi, l’Italia è stata divisa in tre aree: gialle, arancioni e rosse. In ognuna di queste aree ci sono delle limitazioni specifiche su cosa si può fare e cosa non si può fare.
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Per aiutare il cittadino a capire meglio cosa si può fare e cosa non si può in base all’area nella quale si abita o si lavora sono state pubblicate delle domande sul sito del Ministero per capire le varie misure restrittive. Risposte a domande sugli spostamenti, sulle attività produttive, professionali e servizi, pubblici esercizi, attività commerciali, ristorazioni e strutture ricettive. Noi ve ne proponiamo qualcuna che interessa le famiglie.
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Dopo il 4 novembre 2020, l’Italia è stata divisa in tre zone:
Come detto prima ogni zona ha delle restrizioni più o meno severe. Ad esempio nella zona rossa:
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Dal sito del Ministero rispondono ad alcune domande che in molti ci facciamo dopo aver letto le nuove restrizioni. Ad esempio:
“Sì, è una condizione di necessità. Nel caso si tratti di persone anziane o già affette da altre malattie, ricordate però che sono categorie più vulnerabili e quindi cercate di proteggerle dai contatti il più possibile“.
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“Sì. Gli spostamenti per raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore o comunque presso l’affidatario, oppure per condurli presso di sé, sono consentiti anche tra Comuni di aree differenti. Tali spostamenti dovranno in ogni caso avvenire scegliendo il tragitto più breve e nel rispetto di tutte le prescrizioni di tipo sanitario (persone in quarantena, positive, immunodepresse etc.), nonché secondo le modalità previste dal giudice con i provvedimenti di separazione o divorzio o, in assenza di tali provvedimenti, secondo quanto concordato tra i genitori“.
“È possibile ma fortemente sconsigliato, perché gli anziani sono tra le categorie più esposte al contagio da COVID-19 e devono quindi evitare il più possibile i contatti con altre persone. Pertanto, questo spostamento è ammesso solo in caso di estrema necessità, se entrambi i genitori sono impossibilitati a tenere i figli con sé per ragioni di forza maggiore. In tale caso i genitori possono accompagnare i bambini dai nonni, percorrendo il tragitto strettamente necessario per raggiungerli e recarsi sul luogo di lavoro, oppure per andare a riprendere i bambini al ritorno. Ove possibile, è assolutamente da preferire che i figli rimangano a casa con uno dei due genitori che usufruiscono di modalità di lavoro agile o di congedi“.
Voi unimamme sapevate le riposte a queste domande? In che zona vi trovate?
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