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Nuovo DPCM: le FAQ del Ministero per le famiglie

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Valentina Crea

Dopo la pubblicazione del nuovo DPCM, ci siamo fatti tante domande su cosa si possa o non si possa fare. Ecco alcune risposte per le famiglie.

Foto da Adobe Stock

Dopo l’emanazione del nuovo decreto per limitare i contagi, l’Italia è stata divisa in tre aree: gialle, arancioni e rosse. In ognuna di queste aree ci sono delle limitazioni specifiche su cosa si può fare e cosa non si può fare.

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Per aiutare il cittadino a capire meglio cosa si può fare e cosa non si può in base all’area nella quale si abita o si lavora sono state pubblicate delle domande sul sito del Ministero per capire le varie misure restrittive. Risposte a domande sugli spostamenti, sulle attività produttive, professionali e servizi, pubblici esercizi, attività commerciali, ristorazioni e strutture ricettive. Noi ve ne proponiamo qualcuna che interessa le famiglie.

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Nuovo Dpcm e famiglie: le risposte alle domande dal Ministero

Foto da Adobe Stock

Dopo il 4 novembre 2020, l’Italia è stata divisa in tre zone:

  • Area Gialla: Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Province di Trento e Bolzano, Sardegna, Toscana, Umbria, Veneto.
  • Area arancione: Puglia, Sicilia.
  • Area rossa: Calabria, Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta.

Come detto prima ogni zona ha delle restrizioni più o meno severe. Ad esempio nella zona rossa:

  • E’ vietato ogni spostamento, sia nello stesso comune che verso comuni limitrofi (inclusi quelli dell’area gialla o arancione), ad eccezione degli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità (per esempio l’acquisto di beni necessari) o motivi di salute. E
  • E’ vietato incontrare amici o parenti non conviventi, in qualsiasi luogo che sia all’aperto o che sia al chiuso.
  • Sono consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza, se prevista.
  • È consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
  • È comunque consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi.
  • Senza una valida ragione per uscire, è obbligatorio restare a casa, per il bene di tutti.

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Dal sito del Ministero rispondono ad alcune domande che in molti ci facciamo dopo aver letto le nuove restrizioni. Ad esempio:

  • Posso andare ad assistere un parente o un amico non autosufficienti?

Sì, è una condizione di necessità. Nel caso si tratti di persone anziane o già affette da altre malattie, ricordate però che sono categorie più vulnerabili e quindi cercate di proteggerle dai contatti il più possibile“.

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  • Sono separato/divorziato, posso andare a trovare i miei figli minorenni?

Sì. Gli spostamenti per raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore o comunque presso l’affidatario, oppure per condurli presso di sé, sono consentiti anche tra Comuni di aree differenti. Tali spostamenti dovranno in ogni caso avvenire scegliendo il tragitto più breve e nel rispetto di tutte le prescrizioni di tipo sanitario (persone in quarantena, positive, immunodepresse etc.), nonché secondo le modalità previste dal giudice con i provvedimenti di separazione o divorzio o, in assenza di tali provvedimenti, secondo quanto concordato tra i genitori“.

  • È possibile spostarsi per accompagnare i propri figli dai nonni o per andarli a riprendere all’inizio o al termine della giornata di lavoro?

È possibile ma fortemente sconsigliato, perché gli anziani sono tra le categorie più esposte al contagio da COVID-19 e devono quindi evitare il più possibile i contatti con altre persone. Pertanto, questo spostamento è ammesso solo in caso di estrema necessità, se entrambi i genitori sono impossibilitati a tenere i figli con sé per ragioni di forza maggiore. In tale caso i genitori possono accompagnare i bambini dai nonni, percorrendo il tragitto strettamente necessario per raggiungerli e recarsi sul luogo di lavoro, oppure per andare a riprendere i bambini al ritorno. Ove possibile, è assolutamente da preferire che i figli rimangano a casa con uno dei due genitori che usufruiscono di modalità di lavoro agile o di congedi“.

Foto da Adobe Stock

Voi unimamme sapevate le riposte a queste domande? In che zona vi trovate?

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Valentina Crea

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