In vari Paesi europei si sono studiati modi per non isolare completamente le persone.
Unimamme, in questo periodo obiettivamente molto difficile molte persone hanno avuto o stanno avendo ripercussioni a livello psicologico dovute all’isolamento e alle limitazioni imposte per contenere il diffondersi della Covid – 19.
Alcuni Stati europei già durante il primo lockdown di marzo e aprile avevano elaborato strategie per tutelare le persone dal contagio, ma senza lasciarle completamente isolate nelle loro abitazioni.
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Secondo una ricerca condotta dall’istituto Istituto Elma Research il 65% degli italiani ha riportato disturbi psicologi durante il precedente lockdown. Il 50% del campione ne ha sofferto per la prima volta. Purtroppo la maggior parte delle persone non si è rivolta a uno specialista, solo l’11% ha chiesto aiuto a uno psicologo e il 9% a uno psichiatra. Tanti i sintomi emersi: tristezza, voglia di piangere, paure eccessive, difficoltà a dormire, debolezza, panico e ansia.
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Durante la prima chiusura nel Regno Unito il governo aveva pensato al support bubble, ovvero la bolla di sostegno che consentiva a una persona di avere contatti con un’altra non convivente. In Olanda invece c’era il seksbuddy, non era vietata la frequentazione del proprio partner o di un compagno di letto.
In Belgio, invece, in cui il secondo lockdown è scattato il 2 novembre, con durata fino al 13 dicembre, è stata approvata la figura del knuffelcontact, cioè il compagno di coccole. In questo Paese, tra quelli europei più colpiti dal virus con 500 mila casi e più di 13 mila morti, il Premier Alexander De Croo ha voluto contemplare, oltre alle misure restrittive, la possibilità di ricevere visite di piacere.
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I belgi hanno potuto individuare un “compagno di coccole”, cioè una persona fuori dal nucleo famigliare con cui avere contatti e visite, rispettando naturalmente le regole. Per chi è single o vive da solo le persone sono 2.
Nell’ordinanza c’è scritto: “Ogni membro della famiglia ha diritto a un knuffelcontact. Le famiglie ne possono invitare a casa uno alla volta e quando è presente non si possono ricevere altre visite, chi vive solo oltre al compagno di coccole può invitare un’altra persona, ma mai contemporaneamente”.
E veniamo all’Italia, con l’ultimo dpcm l’Italia è stata divisa in zone diverse e non ci si può spostare tra regioni di colore diverso, in particolare verso quelle più a rischio se non per motivi di lavoro, salute e necessità. Di nuovo da noi gli affetti sono stati esclusi, come se in un momento storico tanto incerto, in cui una parola da una persona cara può significare molto, l’equilibrio mentale non fosse importante.
Unimamme, cosa ne pensate di queste soluzioni di cui si parla su Tgcom 24?
Noi vi lasciamo con un approfondimento su ansia e depressione trai giovani.
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