Contagi Covid a scuola: sono oltre 100mila i casi nella fascia di età 0-19 anni. Come riporta l’ultimo bollettino ISS.
Come sappiamo, nelle ultime settimane sono aumentati i contagi di Covid-19 a scuola e nei bambini e ragazzi della fascia di età da 0 a 19 anni, che corrisponde a quella dell’età scolastica. Sono dati confermati dagli ultimi bollettini, compreso l’ultimo dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) aggiornato al 7 novembre e pubblicato il 10 novembre.
L’andamento dell’epidemia a scuola corrisponde del resto a quello che accade sul territorio nazionale. Secondo gli ultimi dati, tuttavia, le scuole non sarebbero più quel posto sicuro con pochi contagi come accaduto fino a poco tempo fa. Non che dipenda tanto dalle scuole in sé, dove i protocolli sono rigidi e vengono fatti rispettare, tanto quanto da tutto quello che accade intorno alla scuola: trasporti, contagi in famiglia, attività extrascolastiche dei ragazzi. Non sempre è facile stabilire dove è avvenuto un contagio e con l’impennata di casi recente il tracciamento è saltato in molte regioni.
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Un’analisi basata sull’ultimo bollettino dell’Istituto Superiore di Sanità prova a fornire un quadro della situazione a scuola. Ecco cosa bisogna sapere.
L’ultimo bollettino pubblicato il 10 novembre dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) con i dati della sorveglianza integrata sull’andamento dell‘epidemia di Coronavirus in Italia, che comprendono il periodo dal 19 ottobre al 7 novembre 2020, riporta un netto incremento di contagi nella fascia di età da 0 a 19 anni, quella dei bambini e ragazzi che vanno a scuola.
I casi sono 29.237 nella fascia di età 0-9 anni e 73.182 n quella 10-19 anni. Il totale fa 102.419 casi, da 0 a 19 anni. La tabella dal bollettino ISS (clicca per ingrandire).
Si tratta di un numero non molto diverso dai 105mila contagi rilevati da Unsic, Unione nazionale sindacale imprenditori e coltivatori, dalla riapertura delle scuole a oggi (un numero, tuttavia, nel quale sono inclusi anche i docenti e il personale scolastico non docente, sebbene gli studenti rappresentino l’80%).
Un altro dato sull’abbassamento dell’età dei contagiati ci viene dalla ripartizione in percentuale delle fasce di età dei casi di Covid dal 19 ottobre al 7 novembre, effettuata sempre dall’Istituto Superiore di Sanità. Come riporta il grafico sotto, il 14,5% dei nuovi contagi riguarda bambini e ragazzi da 0 a 18 anni, il 47,1% adulti dai 19 ai 50 anni (la fascia maggiore di infetti), il 26,5% adulti e anziani dai 51 ai 70 anni, infine l’11,9% anziani sopra i 70 anni di età.
Dunque la maggior parte dei nuovi contagiati sono persone sotto i 50 anni (il 61,6%). L’età mediana si abbassa a 43 anni, mentre la scorsa primavera era 62 anni. Per quanto riguarda, invece, la ripartizione per sesso, uomini e donne vengono contagiati particamente in misura uguale.
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Ulteriori informazioni sono nel documento del bollettino dell’Istituto Superiore di Sanità.
Per quanto riguarda i contagi di bambini e ragazzi da 0 a 19 anni, il quotidiano Il Tempo ha pubblicato un’analisi dei casi di Covid-19 nelle scuole italiane, basandosi sugli ultimi dati del bollettino ISS.
I dati sui contagi riportati dall’ISS comunicano che in Italia alla data del 7 novembre ci sono 102.419 contagiati da 0 a 19 anni. Un numero importante, soprattutto se confrontato, come fa Il Tempo, con quello del bollettino al 25 agosto quando nella stessa fascia di età erano contagiati 9.544 tra bambini e ragazzi. L’incremento è stato del 1.073,10%. Una crescita che dipenderebbe dalla riapertura delle scuole.
Un andamento analogo, anche se con una percentuale dimezzata, si registra anche nella fascia di età superiore quella da 20 a 29 anni, che comprende molti studenti universitari. I contagi al 25 agosto erano 18.834 in questa fascia di età per poi salire a 104.884 al 7 novembre, con una crescita del 556,88% in poco più di due mesi.
Gli aumenti nelle altre fasce di età, invece, sono meno consistenti, come riporta la tabella pubblicata da Il Tempo e ripresa da numerose altre testate.
Nelle altre fasce di età, soprattutto nei più anziani, non si è avuta l’impennata dei contagi che si è verificata invece tra la fine dell’estate e l’autunno nei bambini e ragazzi in età scolastica o universitaria. Questo incremento è da imputare alla riapertura di scuole e università con le lezioni in presenza?
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