Il latte di asina non andrebbe dato al di sotto dei due anni secondo gli esperti della Sipps. Sono state diffuse informazioni errate
Margherita Caroli e Andrea Vanìa, pediatri nutrizionisti della Sipps, Società Italia di Pediatria Preventiva e Sociale, hanno precisato che il latte d’asina non è adatto ai bimbi molto piccoli se non per specifiche necessità. Da promuovere è sempre l’allattamento materno il latte vaccino che contiene più grassi
La pediatra e nutrizionista ha voluto smentire delle affermazioni fatte in TV dalla conduttrice del programma Linea Verde e un produttore di latte d’asina, appunto, che sostenevano fosse adatto anche ai bambini piccolissimi. Anche in un’altra puntata era stato affermato questo, come spiega la dottoressa Caroli.
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La Sipps quindi ha voluto chiarire che queste affermazioni sono state fuorvianti e hanno dato l’idea sbagliata che si possa sostituire il latte vaccino con quello di asina.
Il latte d’asina sembrerebbe non avere il giusto apporto energetico, si parla di 40kcal per 100 ml rispetto alle 68 per la stessa quantità di latte materno e ha anche pochi grassi.
I grassi e le calorie, da limitare con la crescita, sono invece essenziali per l’alimentazione dei bambini, e addirittura il mancato apporto di questi elementi potrebbe causare una condizione di malnutrizione.
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I bambini poi, soprattutto neonati, nei loro primissimi anni di vita sviluppano la rete neuronale. Proprio grazie ai grassi nei piccoli avviene la mielinizzazione dei neuroni, come spiega Andrea Vanìa, e se non c’è un giusto apporto la mielinizzazione potrebbe subire dei ritardi e causare dei danni non del tutto reversibili.
Il latte d’asina è in fase di studio in sostituzione al latte vaccino nei bambini che non possono essere allattati al seno o con latte materno. Ma questo tipo di latte d’asina somministrato ai bambini di cui vi abbiamo già parlato in questo articolo, è comunque un latte arricchito di grassi e modificato nel contenuto di minerali ed è stato somministrato ai neonati che presentavano intolleranza alle proteine del latte vaccino e non potevano essere allattati al seno.
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Questa precisazione, condivisa da entrambi i pediatri e nutrizionisti della Sipps, apre sicuramente la strada a nuovi ed interessanti studi su quale sia il migliore latte per i bambini piccoli che non possono essere allattati al seno, ma ribadisce ancora una volta il concetto che l’allattamento al seno è la prima e più completa forma di nutrizione per i nostri bimbi.
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