Avere un figlio porta con sé inevitabilmente delle ansie, una mamma ha voluto condividere la sua esperienza fornendo un consiglio importante su una scelta che ha fatto.
A tante mamme sarà capitato di ritrovarsi con una gran lista di cose da fare e magari di aver programmato di farne il più possibile durante le fatidiche ore in cui i nostri piccoli dormono, spesso non riuscendoci.
Diventare madre implica un netto cambio della concezione del tempo e dei programmi: il tempo non è più solamente nostro, diventa un tempo condiviso con le esigenze dei nostri figli, la maggior parte delle volte a scapito delle mamme, che si vedono costrette a rinunciare ad alcune delle abitudini passate.
Una mamma blogger, Regan Long con una dolce lettera pubblicata su l’Huffingtonpost ironizza su tutti i compiti che una comune mamma deve affrontare e a volte tralasciare quotidianamente, e racconta di aver fatto una scelta semplice e molto produttiva per il benessere della relazione madre-bambino.
Ecco le toccanti parole della Long:
“Oggi la mia pazienza è arrivata al minimo e tutto ciò che potevo pensare era di prendermi qualche minuto per me stessa, ma non appena ti sei addormentato sul mio petto la scelta è stata facile nonostante la lista delle cose che andavano fatte. Perché invece…ti ho tenuto in braccio.
Stavo per caricare la lavastoviglie con la pila di piatti che straripava dal lavandino. Invece ti ho tenuto in braccio
Stavo per ordinare i vestiti piegati, abbandonati in asciugatrice, ormai troppo infeltriti. E stavo per rilavare la biancheria, che avevo lasciato bagnata per tutta la notte. Invece ti ho tenuto in braccio.
Stavo per fare la mia doccia di due minuti e, visto che sono stata fortunata, stavo per asciugarmi i capelli e magari mettermi un po ‘di trucco. Invece ti ho tenuto in braccio.
Stavo per rispondere ad alcune e-mail di lavoro e ad alcune chiamate perse alle quali è necessario rispondere nel corso delle ultime 72 ore. Invece ti ho tenuto in braccio.
Stavo per aspirare i minuscoli granelli scricchiolanti sparsi accidentalmente attraverso il soggiorno e la tromba delle scale, e contemporaneamente raccogliere alcuni dei giocattoli che sono sparsi in ogni camera tranne che nella stanza dei giochi. Invece ti ho tenuto in braccio.
Stavo per preparare la cena nella pentola di coccio e per dare uno sguardo alla pila di posta che è in attesa nel piano di lavoro da lunedì. Invece ti ho tenuto in braccio.
Stavo per portarti al piano di sopra con la certezza che non ti saresti svegliato se lo avessi fatto. Forse saresti stato più comodo nel tuo letto? Invece ti ho tenuto in braccio.
Vedi, le tue piccole gambe sono già ammassate sulla sedia, mi sembra come se fosse solo ieri che le piccole dita dei tuoi piedi erano adagiate sul mio stomaco.
I tuoi piccoli respiri e le mani dolci scendono perfettamente intorno a me, ma presto preferirai allungarti nel tuo lettino.
Ho scoperto che tutti i miei piani non avrebbero potuto realizzare quello che ho proprio qui tra le mie braccia.
Ho trovato la mia calma, la pace e la soddisfazione proprio qui, in questo momento, a causa di una semplice scelta …invece ti ho tenuto in braccio“.
Regan Long parla di una condizione comune a noi mamme che dobbiamo dividerci tra tanti lavori, facendo riflettere sul fatto che la ricerca di ciò che è essenziale porta a una riduzione drastica delle nostre liste.
Numerose ormai sono le ricerche dei benefici che trae il bambino da una relazione di amore e contatto con i genitori, in primis con la madre.
Sarebbe meglio accettare l’evolversi naturale del tempo passato insieme, senza obbligarsi a svolgere troppi compiti che possiamo rimandare. Soprattutto durante il puerperio alle mamme è consigliato di riposare, approfittando dei momenti in cui il bambino dorme, per recuperare tutte le energie consumate con il parto e l’allattamento. Invece la mamma tipo penserà a lavare le stoviglie, caricare lavatrici, preparare il pranzo del giorno dopo e via dicendo.
Abbiamo tantissimi giorni per fare lavatrici, passare aspirapolveri, preparare cene, i nostri bambini invece crescono ogni giorno, quindi è meglio fermarsi ad apprezzare quei momenti di amore in cui possono ancora stare in braccio e donarci quella che è la vera felicità.
Voi unimamme come vivete il vostro tempo da mamme?
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