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Allattamento

Allattamento al seno: la produzione del latte e la durata della poppata

Published by
Gaia Fabbrini

La prolattina e ossitocina influenzano la produzione di latte e la durata della poppata

La produzione del latte e la durata della poppata | Universomamma.it (fonte: adobe)

Il latte viene allattando ma quanto dura una poppata? Un bambino può chiedere di attaccarsi al seno anche solo per paura oppure per bisogno di coccole e non sempre perché ha fame o sete.

La durata della poppata e la produzione del latte sono condizionate dalla suzione del bambino

La produzione del latte e la durata della poppata | Universomamma.it (fonte: adobe)

La velocità di produzione del latte dipende da quanto latte esce dal seno, più il bambino ciuccia il latte e più latte verrà prodotto dal seno della sua mamma. Quindi saltando una poppata non si accumulerà più latte per quella successiva: meno si allatta e minore sarà la produzione di latte. Ma quanto può durare una poppata?

Il latte materno:

  1. è prodotto da una ghiandola mammaria
  2. che agisce sotto il controllo di ormoni che ne regolano la produzione e il flusso
  3. il tutto è stimolato, regolato e modulato dal bambino stesso, con la sua suzione
  4. il latte viene prodotto negli alveoli presenti nelle ghiandole mammarie
  5. attraverso dei canali, i dotti, arrivano al neonato attraverso i pori del capezzolo.

Detto questo, se si danno al bambino delle aggiunte con formule artificiali o altri liquidi lui si attaccherà di meno al seno e la produzione di latte diminuirà oltre al fatto che queste lo distoglieranno dall’allattamento al seno.

Se c’è davvero la necessità di dare un’aggiunta meglio non dargliela con il biberon affinché il bambino non si confonda con la suzione al seno potrebbero essere usati un cucchiaio, un bicchierino o anche una siringa.

Durante la gravidanza la donna produce la prolattina e l’ossitocina che verranno poi influenzate dalle poppate del neonato.

La prolattina e l’ossitocina e la suzione del neonato

La prolattina:

  • La prolattina stimola le ghiandole mammarie a produrre latte
  • è sintetizzata dall’ipofisi che è una piccola ghiandola del cervello
  • la sua produzione dipende da un meccanismo riflesso legato alla suzione
  • più il bambino succhia e più prolattina si produce
  • la prolattina va in circolo ad ogni poppata per preparare la mammella a produrre un’adeguato livello di produzione di latte
  • soprattutto all’inizio servono livelli molto alti di prolattina
  • il bambino deve essere quindi attaccato al seno molto spesso e in modo corretto
  • e deve essere lui a regolare la durata della poppata
  • inoltre la mamma dovrebbe allattarlo anche di notte dato che la prolattina viene prodotta di più
  • la prolattina fa sentire la mamma rilassata e sonnolenta
  • sopprime l’ovulazione (ma non sempre)
  • la prolattina alla nascita del neonato è moltissima tanto che una mamma potrebbe allattare più neonati contemporaneamente: in caso di gemelli la prolattina lavora il doppio per soddisfare entrambi i neonati.

Quindi se si vuole aumentare la produzione di latte l’unico modo e aumentare il numero e la durata delle poppate. La mamma deve osservare sempre il suo bambino per capire se ha fame e non staccarlo prima che abbia completato la sua poppata magari aspettando che sia lui stesso a staccarsi una volta finito.

L’ ossitocina:

L’ossitocina è lo stesso ormone che provoca le contrazioni durante il parto, questo ormone contrae le cellule intorno agli alveoli favorendo la fuoriuscita del latte. Altri effetti dell’ossitocina sono:

  • durante la poppata stimola le contrazioni uterine che favoriscono il ritorno alla normalità dell’utero inoltre come abbiamo già detto nell’articolo a proposito dei benefici dell’allattamento al seno per mamma e neonato.
  • questo riflesso ossitocinico può portare alla fuoriuscita del latte anche solo con il pensiero di allattare o quando si prende in braccio il bambino. Allo stesso modo però può essere anche inibito da situazioni negative o stressanti e per questo è importante che intorno alla mamma durante la poppata ci sia sempre un ambiente favorevole.
  • anche il neonato però deve fare la sua parte stimolando con la suzione questi due ormoni e per far questo è necessario che si attacchi bene al seno.

Altrimenti la suzione può causare dolore al capezzolo non permettendo un buon drenaggio del latte come abbiamo già detto nell’articolo allattamento dolore al seno”

“In questo modo si può innescare un circolo vizioso che riduce la produzione del latte materno” scrive la pediatra Marina Macchiaiolo, dirigente medico di 1° livello presso UOC Malattie rare dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù.

La durata della poppata

Il tempo di durata di una poppata può variare perché dipende da molti fattori come abbiamo scritto nell’articolo “Il ritmo di allattamento: quante poppate al giorno?“:

  • la competenza del bambino: che mentre impara può anche fare poppate molto lunghe
  • il carattere del bambino: alcuni sono lenti a mangiare
  • la composizione del latte nel corso della giornata o delle giornate: che può variare dato che varia sempre come abbiamo gia detto nell’articolo Allattamento al seno: i benefici per mamma e neonato”
  • alcuni bambini tendono ad addormentarsi al seno, in tal caso meglio incoraggiarli a riprendere a poppare usando la tecnica della compressione, di cui abbiamo parlato nell’articolo:”La compressione del seno nell’allattamento: 10 consigli

Di solito i neonati nel corso di 24 ore lanciano segnali di fame

  • dalle 8 alle 12 volte
  • nelle prime settimane di vita possono restare attaccati al seno anche per un’ora di seguito
  • se un neonato si attacca meno di otto volte al seno probabilmente stimolerà la produzione di poca prolattina, l’ormone a sua volta lavorerà di meno rallentando la produzione

I messaggi pubblicitari invitano ad acquistare integratori per aumentare la produzione di latte ma non sono affatto efficaci, meglio non farsi influenzare.

Anche l’uso del ciuccio può causare una più ridotta suzione da parte del bambino nelle prime settimane.

La produzione del latte e la durata della poppata | Universomamma.it (fonte: adobe)

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Gaia Fabbrini

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