Il virologo Carlo Perno chiarisce le cose sul tempo necessario per infettarsi con la Covid – 19.
Unimamme, ci sono novità sul fronte della trasmissione della Covid – 19. Sappiamo infatti che la comunità medica scientifica cntinua, freneticamente, ad approfondire la conoscenza di questo virus per darci armi in più per combatterlo.
Covid – 19: nuove scoperte
L’OMS sta cambiando la cosiddetta “regola dei 15 minuti”, valida anche per l’App Immuni.
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Secondo quanto affermato da Ranieri Serra, dirigente italiano dell’Organizzazione mondiale della sanità, i Center for Disease Control and Prevention evidenziano come l’esposizione di 15 minuti alla Covid- 19 non debba intendersi come esposizione a una sola persona in modo continuativo, ma come la somma dei minuti di esposizione al virus in tutta la giornata.
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A confermare questa tesi c’è anche il virologo Carlo Perno, docente di Virologia all’Università Roma Tor Vergata. Il contatto prolungato con una persona infetta può produrre un rischio maggiore per un’altra persona. Quando si parla di 15 minuti di contatto tra persone è chiaro che il problema non si pone se è una sola persona o più persone.
Se ad esempio un individuo è stato in contatto con più persone infettate e la somma fa 15 minuti ciò che conta è sempre il tempo di esposizione.
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Ci sono però altri due parametri che giocano un ruolo fondamentale, perché il tempo, da solo, conta poco. Ci sono infatti persone con cariche virali molto alte. In questo caso anche tempi inferiori a 15 minuti possono produrre infezioni. Persone con carica virale molto bassa invece non causano infezioni nonostante un’esposizione più lunga.
Infine c’è la distanza che può permettere una riduzione del contagio in caso di esposizione maggiore. In ultimo la mascherina può davvero ridurre significativamente la trasmissione.
L’esperto invita tutti a non abbassare la mascherina, perchè tutti gli scenari sopracitati davano per scontato che la mascherina fosse indossata nel modo giusto, cioè su naso e bocca. Se l’incontro avviene con mascherina abbassata, al ristorante, a casa o per fumare una sigaretta quanto detto non è più valido.
Unimamme, voi cosa ne pensate di questa novità di cui si parla in un’intervista su La Stampa?
Vi lasciamo con un approfondimento su come proteggere gli occhi dal contagio.
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