Ormai siamo in un mondo sempre più digitalizzato e anche i nostri bambini i fin da piccolissimi ne sono coinvolti. Eppure ci possono dei potenziali danni nel postare le foto dei figli on line: per questo in molti decidono di non far vedere il loro volto pur pubblicando le immagini sui social. Una volta che vengono caricate su internet esisteranno per sempre, anche se si cancellano: bisogna pertanto avere un’educazione ai social che permetta ai genitori di capire cosa sia giusto condividere e cosa no.
Una ricerca americana ha studiato infatti quali possano essere i pericoli che si mettono in atto quando si postano le foto di minori. Vediamoli insieme.
Postare le foto dei figli sui social: quali sono le conseguenze?
“Cosa i genitori dovrebbero condividere: la privacy dei minori nell’epoca dei social media e il ruolo dei pediatri“ è il titolo della ricerca presentata all’American Academy of Pediatrics (AAP) alla National Conference & Exhibition di San Francisco lo scorso ottobre. In questo studio si incoraggiano i pediatri a istruire i genitori sulle conseguenze sulla salute dei loro figli quando si divulgano le foto on line.
I genitori infatti spesso creano la prima identità digitale dei propri figli. Ricerche hanno mostrato che:
- il 92% dei bambini di due anni ha una presenza on line
- un terzo ha avuto la sua prima foto sui social nelle prime 24 ore di vita
“La mole di informazioni sul mondo digitale riguardo ai nostri figli è altalenante – dice Dr. Keith, assistente alla cattedra di pediatria all’Università della Florida – I genitori spesso non considerano che il loro uso dei social media può avere delle conseguenze sulla salute dei loro figli“.
Certamente i social media hanno dei lati positivi, come per esempio:
- trovare un aiuto condividendo le esperienze di crescita dei propri figli
- costruire una comunità
- celebrare la gioia nelle nostre vite
Eppure quando condividiamo tutto ciò sui social, dobbiamo considerare anche come le nostre azioni on line possano contribuire al benessere dei nostri figli, non solo adesso, ma anche in futuro. La cosa più importante è appunto quella di proteggerne l’identità perché condividere informazioni on line si corre il rischio che:
- i contenuti vengano rubati
- i contenuti vengano condivisi a loro volto finendo potenzialmente a persone sconosciute come pedofili o ladri d’identità.
Senza contare che quando saranno più grandi i nostri figli vorranno avere il controllo sulla propria privacy e sulla loro identità digitale, anche se tutto quello che è stato postato fino a quel momento rimarrà e costituirà la loro reputazione on line negli anni della scuola o in vista di un futuro lavoro (ricordate il caso di una ragazza che ha denunciato i suoi genitori che avevano postato le sue foto su Facebook).
Gli autori di questo studio allora incoraggiano i genitori a:
- famigliarizzare con le opzioni di privacy che ci sono nel sito che usano
- postare in maniera anonima se raccontano comportamenti difficili dei loro figli
- porre delle regole alla navigazione ai loro figli
- non postare foto di bambini in situazioni particolari, come quando fanno il bagno e non scrivere dove si trovano quando voi non ci siete.
Vi lasciamo quindi con alcune utili indicazioni relative alle impostazioni della privacy da tenere presenti quando usiamo i social network.
E voi unimamme cosa ne pensate?