Il gioco simbolico per i bambini è di fondamentale importanza. Ma quali sooìno i benefici che agiscono sulla loro crescita?
Sul gioco simbolico ci sono tante teorie a riguardo, ma alcune di queste sono importanti da tenere in considerazione, soprattutto per comprendere che cosa significa “simbolico”.
Innanzitutto è bene tenere a mente un particolare: che cosa significa gioco simbolico?
Il sintagma è stato delineato per la prima volta dal noto pedagogista francese Jean Piaget.
Quest’ultimo ha teorizzato questa modalità di gioco molto diffusa tra i bambini intendendo il momento in cui i piccolo giocano per imitazione, cioè “fanno finta di essere qualcuno o qualcosa”.
A tutti i genitori, infatti, sarà capitato di vedere i propri figli interpretare una parte: essere una madre che cucina o che si prende cura del proprio bambino, essere un dottore, essere un papà che torna da lavoro, ma anche ad esempio offrire una tazzina vuota di caffè o di aver cucinato qualche prelibatezza.
Secondo il pedagogista francese, il gioco simbolico si sviluppa fin dai primi anni di vita del bambino e interessa il periodo che va dai 2 ai 7 anni.
Questo momento si chiama in gergo scientifico nello sviluppo del bambino “preoperatorio”.
Insomma come si sa il gioco è una componente importante per tutti i bambini, cosa di cui si è parlato in qualche articolo passato, ma è fondamentale anche comprendere quali siano i benefici che possono derivare proprio dal gioco simbolico.
Gioco simbolico bambini: quanto è importante per loro?
Quanti sono i genitori che hanno visto i propri figli interpretare delle parti?
Alzino le mani!
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Sono tanti i bambini che, soprattutto nella prima parte dell’infazia dai 2 ai 7 anni, si inventano dei ruoli sia per giocare da soli sia in compagnia.
Spesso si trasformano in mamme, in medici, in papà, o in altri ruoli di cui sono a conoscenza tramite i film, i cartoni animati che vedono in televisione.
Questo appunto ha un nome e si chiama “gioco simbolico”. È importante sapere che il gioco simbolico si sviluppa in tre importanti fasi:
- L’imitazione, (il bambino verso i 2 anni inizia a giocare, imitando gli altri)
- L’uso degli oggetti (il bambino intorno ai 3 anni dà agli oggetti dei ruoli come ad esempio una scopa che si trasforma in un cavallo)
- Il “facciamo finta che” (il bambno verso i 4 anni inzia ad intepretare dei veri e propri ruoli per giocare, interpretando un giorno un medico, un giorno un maestro, un altro un cuoco)
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Ovviamente il gioco simbolico comporta una serie di benefici per il bambino. In primo luogo attiva la sua fantasia.
Il piccoli ricrea nella sua cameretta un vero e proprio universo parallelo in cui immagina di essere un’altra persona. Ciò, oltre a fargli occupare del tempo, gli dà anche una serie di stimoli che possono essere utili per il futuro.
Inoltre, attraverso il gioco simbolico, il bambino attiva la sua immaginazione e astrazione, cosa che gli consente anche di mettersi alla prova e di organizzare ogni giorno avventure nuove e sempre più intriganti.
Proprio per questo, se il bimbo dovesse chiedere al genitore di far parte della messa in scena, è consigliato non sottrarsi al gioco ma di essere partecipi e molto attivi.
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E voi unimamme avete ami visto i vostri piccoli interpretare dei ruoli diversi mentre giocavano?
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