Nel post parto un dilemma che tocca molte donne è relativo alla fascia o la panciera da indossare per i muscoli della pancia: ma funzionano?
La fascia o la panciera è uno degli argomenti che tiene banco tra le neomamme. Uno dei consigli, tipico delle nonne, è quello di indossarla subito dopo la nascita del neonato proprio per aiutare i muscoli della pancia a tornare come prima. In realtà sono tantissimi i medici che ritengono che utilizzarle sia totalmente inutile.
Una cosa però è certa, come si è visto in un articolo passato uno dei maggiori crucci delle donne nel post parto è il ritorno alla vecchia forma fisica, tanto che si è parlato di cosa fare per ridurre il gonfiore della pancia.
Ma cosa c’è di vero dietro l’utilizzo della fascia o della panciera?
Come è noto la pancera nasce come supporto per la parete addominale, andando a svolgere il lavoro che gli addominali retti, obliqui e trasversi fanno in modo naturale, cioè quello di contenere gli organi interni dentro l’addome.
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Durante la gravidanza, però, i muscoli addominali subiscono una mutazione e in particolare i muscoli retti si allungano anche 15 cm creando una diastasi fisiologica.
Questo fenomeno non deve in alcun modo spaventare, di norma serve solo un pò di tempo affinché i muscoli retti si avvicinino nuovamente e riprendano il tono muscolare. Per questo processo ci vogliono all’incirca dai 3 ai 6 mesi.
Quando dopo il parto si decide di indossare la panciera si ottiene un risultato immediato, ma si rallenta la ripresa del tono muscolare degli addominali.
La panciera purtroppo esercitando una funzione di contenimento della parete addominale, non permette ai muscoli di lavorare e quindi a loro volta di tonificarli.
Un altro aspetto, inoltre, riguarda il perineo e il benessere del pavimento pelvico. Indossare una panciera stretta aumenta la pressione addominale che si ripercuote verso il basso. Per il pavimento pelvico è un momento parecchio delicato e questa pressione potrebbe favorire la probabilità di incontinenza urinaria e prolasso.
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La sensazione di lassità addominale non è particolarmente piacevole e in questo caso un valido aiuto può essere fornito dall’utilizzo di una mutandina di cotone a vita alta. Lo slip a vita alta in questo caso rappresenta un ottimo alleato perché fornisce una sensazione di benessere e soprattutto riesce a mantenere su quella parte senza comprimerla.
Con il cesareo la situazione cambia radicalmente perché la fascia o una panciera può essere utile nei primissimi giorni dopo il parto.
Questa però dovrebbe essere a strappo e non troppo stretta sul ventre.
L’utilizzo della fascia consente di avere un maggior senso di protezione degli organi addominali e permette di correggere e mantenere una postura corretta.
La fascia a strappo deve essere indossata soprattutto quando si compiono degli sforzi, ci si muove o cammina; se ci si siede va rimossa.
Di sicuro, onde evitare un rilassamento del tono muscolare a livello di addome, il consiglio è di rafforzare questa parte soprattutto prima della gravidanza con della quotidiana attività fisica.
In gravidanza però, se si vuole continuare a fare qualche esercizio, è bene che si coinvolga tutto il corpo, evitando di sforzare la parte addominale.
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Va ribadito comunque che la panciera non ha come scopo quello di far tornare in forma prima, ma solo di supporto e sollievo. Starà poi alle mamme riprendere leggermente e con gradualità, sempre dietro consiglio dei medici, un’attività fisica adeguata.
E voi unimamme avete usato la fascia o la panciera dopo il parto?
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