Una maestra d’asilo di Torino è stata licenziata: il fidanzato aveva diffuso un suo video privato tra gli amici del calcetto. Una mamma l’ha tradita e l’ha detto alla preside. Ma il giudice difende la maestra.
Una giovane maestra d’asilo di Torino è stata protagonista di una vicenda piuttosto raccapricciante: il fidanzato, ingannandola, ha diffuso un suo video privato. Quel video è stato poi visto dalle mamme di alcuni suoi allievi che l’hanno offesa, fino ad arrivare alla preside che, a seguito delle lamentele, l’ha licenziata.
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Questa storia, dopo aver raggiunto le autorità, è arrivata in tribunale: l’imputato non è stato solo il fidanzato della donna, ma anche le donne che l’hanno offesa e licenziata. Ecco cosa è successo.
Maestra licenziata dopo diffusione di video: quattro imputati
La storia della maestra di Torino comincia qualche anno fa, quando lei aveva poco più di vent’anni. La ragazza aveva inviato al proprio fidanzato delle immagini personali ma l’uomo, anzichè conservarle e tenerle per sè, le ha diffuse inviando il video alla sua squadra di calcetto.
La moglie di uno dei membri della squadra, prendendo il cellulare del marito, scoprì le immagini e riconobbe nel video la maestra dei proprio figli. Sconvolta dalla scoperta, la donna ha poi inviato a sua volta le immagini alle altre mamme della classe. Tuttavia la donna non si ferò qui: telefonò la sventurata maestra e la minacciò di inviare il video alla preside della scuola qualora lei avesse deciso di denunciare il colpevole.
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Poco dopo la minaccia, la madre dell’alunno decise comunque di informare la direttrice dell’istituto scolastico e partì il licenziamento: tale azione, si legge sulla nota della procura, è stata aggravata poi da alcune dichiarazioni come “non troverà lavoro manco per pulire i cessi in stazione“.
La maestra, assistita dal suo avvocato ha quindi deciso di denunciare tutto: la questione è arrivata prima alla procura di Torino e poi in tribunale dove sono figurati quattro imputati. L’ex fidanzato pagherà un risarcimento alla ragazza e, inoltre, ha chiesto anche di poter scontare la sua pena impiegandosi in lavori socialmente utili.
Per le altre tre donne, le due madri degli alunni e la preside, imputate per diffamazione, presto arriverà il processo. Le tre donne dovranno risarcire la maestra lesa prima dell’inizio del processo in tribunale, se non lo faranno la sentenza potrebbe essere ancora più salata del previsto.
E voi Unimamme, cosa pensate di questa vicenda?
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