La denuncia di una mamma che trova una testa di un animale nel cibo già pronto che stava dando al figlio.
Unimamme vi abbiamo parlato spesso dei richiami dei prodotti perchè gli operati del settore alimentare trovavano un difetto nell’alimento il quale non doveva poi essere consumato.
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Altre volto vi abbiamo raccontato delle segnalazioni dei consumatori che trovano qualche corpo estraneo nell’alimento che stanno per consumare, come ad esempio il papà che aveva trovato un geco essiccato nei biscotti. Adesso una storia molto simile che viene denunciata da una mamma “disgustata“.
Qualche tempo fa, Macala Large, 26 anni, una mamma inglese, dopo essere stata a passeggio con il figlio gli ha dato un piatto pronto preso dalla dispensa di una nota catena alimentare, Asda.
Il bimbo aveva quasi finito il suo pasto quando la donna si è accorta che c’era qualcosa di strano sul fondo del piatto. In un primo momento ha pensato che fosse semplicemente un pezzo di fungo essiccato trattandosi di un prodotto con pollo e funghi, ma poi vedendolo bene è rimasta scioccata.
La “cosa” presente sul fondo del piatto era di colore marrone-arancio ed aveva due grandi occhi neri bulbosi. La donna si è subito rivolta al supermercato dove aveva acquistato l’alimento ed i commessi erano rimasti scioccati come lei quando hanno visto quell’animale.
Siccome dopo due mesi dalla segnalazione non ha ricevuto nessuna risposa dalla catena ha deciso di denunciare l’accaduto su Facebook, come riporta The Mirrow: “Ero disgustata, così tante cose mi sono passate per la testa, mi ha fatto sentire male pensare a cosa potesse essere. Ho pensato che fosse un pezzetto di fungo essiccato, finché non l’abbiamo pulito e abbiamo visto i suoi occhi. Lo stavo colpendo e poi il mio compagno lo ha guardato e ha detto “è la testa di qualcosa”. “Sembrava che fosse stato tagliato in più pezzi, il mio pensiero immediato è stato ‘o mio dio, mio figlio ha mangiato il resto senza che me ne accorgessi?“.
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Il post ha avuto più di 1.000 commenti e c’era chi cercava di dare un nome a quella testa pensando a che animale potesse appartenere: a un pesce, a una rana, ad un serpente, ad un tritone o persino ad una lucertola. Macala afferma che siccome il cibo era in un contenitore di plastica chiuso ermeticamente non c’era modo che qualcosa possa essere finita dentro dopo averlo acquistato.
Dopo qualche giorno è arrivata la risposata da parte dell’azienda, ma la mamma da disgustata è rimasta delusa dai lunghi tempi per sapere l’esito: “Quaranta giorni lavorativi non lo prendono sul serio io volevo sapere cosa c’era nel cibo del mio bambino.
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Un portavoce di Asda ha dichiarato: “Esaminiamo i reclami sui nostri prodotti Little Angels con la massima importanza e, sebbene il processo possa richiedere del tempo, speriamo che questo rassicuri i nostri clienti sul fatto che stiamo conducendo un’indagine approfondita“. Per poi scusarsi dell’accaduto: “Siamo molto dispiaciuti per qualsiasi angoscia che questo ha causato a Macala, ma rassicureremo tutti i nostri clienti Little Angels che non hanno ricevuto altri reclami di questa natura e che stiamo continuando a indagare con il nostro fornitore“.
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