Una mamma single ha condiviso la sua straordinaria storia di adozione.
Unimamme, in questo periodo ogni bella notizia ci dà un po’ di speranza e quella che riguarda la mamma single Katie Holstein è una di queste.
Da qualche anno, questa straordinaria donna si è dedicata allaffido.
Nel 2017 Katie Holstein è diventata mamma affidataria, pensando che avrebbe accolto nella sua casa solo bambini piccoli. Prima di fare questo passo Katie stava terminando di laurearsi al Morhead State university e si trovava ancora in casa con i genitori e le sorelle. Stanca di attendere “l’uomo giusto” Katie aveva deciso di andarsene di casa e di diventare mamma affidataria.
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“Ero stanca di attendere le circostanze giuste, mi dicevo: “non ci sarà mai un momento giusto, non sarò mai finanziariamente stabile o avrò la casa perfetta, farei meglio ad andare dritta per la mia strada e iniziare qualcosa“.
Così, nel 2017 le sono stati affidati tre fratelli sotto i 2 anni e da quel momento non si è più fermata, accogliendo altri 13 bambini, dando una mano ad altre famiglie affidatarie con cura temporanea e portando a termine persino una riunificazione tra due sorelle prima del Natale del 2018.
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Così fino al gennaio del 2019, quando ha ricevuto una chiamata per un bimbo di nome Thomas, che lei ha soprannominato “minuscolo”. La madre di Thomas aveva una lunga storia col sistema degli affidi e Thomas aveva bisogno di una casa stabile, per sempre. All’epoca Katie aveva in affido già 3 bambini piccoli, quando le hanno proposto di adottare Thomas.
Per lei è stata una decisione importante, perché fino a quel momento aveva praticato solo l’affido. A ogni modo ha portato a casa Thomas il 4 gennaio, avviando le pratiche. “Sapevo che prima o poi l’avrei fatto, solo non in queste circostanze”.
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Qualche mese dopo le è stato chiesto di ospitare un’adolescente, Akyra, per il fine settimana. La sua casa era già piena con 4 bambini e inoltre Katie non aveva mai gestito un’adolescente, ma è rimasta molto colpita da Akyra. La ragazza si è inserita bene nel contesto famigliare, così Akyra è tornata da Katie diverse volte nel corso dell’anno, fino a marzo 2020. Inizialmente l’idea era che Akyra restasse con Katie fino al raggiungimento della maggiore età, quando sarebbe entrata in un programma che la aiutasse a entrare nell’età adulta.
“Mia sorella minore scherzava dicendo: dovremmo adottarla e farla finita, lei fa già parte della famiglia“. Alla fine Katie e Akyra hanno iniziato a considerare la cosa seriamente. Il 25 settembre successivo Katie ha adottato ufficialmente Akyra, che stava per compiere 17 anni e il piccolo Thomas.
C’è voluto un po’ per abituarsi “con l’affidamento si vive in gran parte nell’incertezza, invece questo è per sempre, nessuno potrà portarli via”. Akyra è entusiasta “non ho mai pensato che avrei avuto qualcosa di simile, è favoloso”. La ragazza spera che la sua storia dia speranza a tanti ragazzi, già grandi, in modo che sappiano che tutto è possibile.
“Non importa cosa avete vissuto, non arrendetevi mai. Persino a 18 anni c’è ancora speranza”. Akyra aggiunge: “penso che tutti dovrebbero rivedere le loro idee sull’adozione di adolescenti, non tutti sono male, sarà più difficile che con i vostri figli naturali, ma tutti meritano una possibilità, io ho sempre voluto provare questo”.
Quando Akyra andrà al college Holstein pensa di tenere in affido un altro adolescente. “Sapere che dopo 3 anni di incertezze loro sono miei, che nessuno andrà altrove, la dinamica della nostra famiglia non cambierà, è eccitante, per questi bambini ne vale la pena, mi hanno dato tanto quanto ho dato a loro”.
Unimamme, cosa ne pensate di questa vicenda raccontata su People?
Noi vi lasciamo con un approfondimento sull’adozione per i single.
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