La famiglia di una ragazza deceduta a 21 anni vuole avvertire le altre famiglie, perché non si ripeta una cosa simile.
Unimamme due genitori che hanno perso prematuramente la figlia hanno deciso di condividere un appello importante per evitare altre morti, evitabili come quella della giovane donna protagonista di questa storia.
La vicenda è iniziata nel 2015, ma ha avuto un triste epilogo a poca distanza dal suo esordio.
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L’assistente didattica Fallan Kurek, nel 2015 si è recata presso una clinica per ferite minori lamentando dolori al petto. Lì il medico le consigliò di assumere antidolorifici, tre giorni dopo la giovane si è schiantata al suolo, morta.
Il coroner che ha svolto l’autopsia ha dichiarato che la giovane assistente alla didattica è morta a causa di un coagulo di sangue nei polmoni, un effetto secondario della pillola che non è stato trattato nel modo adeguato.
Ora i genitori di Fallan, Julian e Brian Kurek, desiderano una revisione delle modalità con cui la pillola viene prescritta, per evitare altre morti come quella della loro bambina. Desiderano infatti che le donne siano avvertire di tutti i possibili effetti indesiderati. Vogliono inoltre che i medici e le infermiere siano informati meglio, per saper riconoscere gli effetti di un coagulo di sangue causato da un contraccettivo.
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Julia, mamma 48enne di Fallan, dichiara sul The Sun: “devono essere preparati meglio o moriranno altre persone”.
Brian, il papà 58enne di Fallan, aggiunge: “più persone conoscono gli effetti secondari della pillola e più vite verranno salvate”. Medicines and Healthcare products Regulatory Agency ha rilevato che dal 2015 ci sono state 14 morti , nel Regno Unito, che hanno coinvolto la pillola, 8 delle quali riguardanti coaguli di sangue nelle vene.
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Sono stati segnalati poi 1960 casi di sospette reazioni avverse al contraccettivo combinato. La pillola combinata che comprende due ormoni: estrogeno e progesterone. Suzanne White, capo della sezione negligenza clinica presso gli avvocati Leigh Day, sostiene che i sintomi di queste donne non vengono presi abbastanza seriamente e che la pillola non viene considerata nella storia clinica. “Si tratta di un farmaco sicuro, ma i sanitari devono essere a conoscenza dei rischi quando la prescrivono”.
Unimamme, cosa ne pensate di quanto riportato sul The Sun?
Noi vi lasciamo con le donne che usano le app al posto della pillola.
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