Live Non è la D’Urso, caso Genovese: per la prima volta parla la vittima

Durante la puntata di Live – Non è la D’Urso andata in onda il 22 Novembre, i riflettori sono stati puntati ancora una volta sulla vicenda che vede coinvolto l’imprenditore Alberto Genovese: per la prima volta parla la vittima.

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Due settimane fa, l’imprenditore Alberto Genovese è stato arrestato mentre si apprestava a una rapida fuga all’estero a bordo del suo jet privato: le accuse che pendono su di lui riguardano il sequestro di persona e le violenze sessuali inferte a una 18enne.

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Le immagini della sorveglianza – che lui ha cercato di cancellare – lo hanno incastrato: l’uomo ha rinchiuso, seviziato e violentato la 18enne presente a una delle sue feste.

A Live – Non è la D’Urso, questa sera, per la prima volta la vittima ha fornito la sua testimonianza in merito alla vicenda.

Live – Non è la D’Urso, “Chiedo un pò di umanità”: parla la vittima del caso Genovese.

Live Non è la D’Urso, fonte: Instagram

Il caso Genovese ha sicuramente gettato nello sconcerto e nell’incredulità l’intero Paese. Per la prima volta, a Live – Non è la D’Urso, ha parlato la vittima, la ragazza 18enne che ha subito delle indicibili torture e che è riuscita a scappare e a salvarsi solo per un caso fortuito.

La cosa che mi fa più male è sentire i commenti di queste persone che cercano di darmi una colpa o di giustificare quello che mi è stato fatto. Quello che ho vissuto io, quelle ore di paura non si possono neanche immaginare“, ha raccontato la ragazza che ha deciso di non mostrarsi.

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La ragazza, a cui è stato conferito un nome di fantasia, non aveva percepito la pericolosità di quanto accadeva nelle feste organizzate dall’imprenditore Alberto Genovese: come tanti ragazzi e ragazze, il suo intento era solo quello di divertirsi.

Mi sono vista dipinta in tanti modi. Io, che sono la vittima, mi sono sentita più volte offesa e attaccata ingiustamente dopo tutto quello che ho vissuto. In questo momento chiederei un pò di umanità a tutti“, ha concluso la ragazza chiedendo di essere lasciata in pace.

Carmelo Abbate, Live Non è la D’Urso (fonte: Instagram)

Le ore di paura vissute dalla ragazza, la paura di morire, le torture indicibili riportate anche dai medici, di certo non possono essere criticate: non c’è assoluta giustificazione in quello che è successo e nelle violenze che le sono state perpetrate. La vittima al momento è in cura presso uno psicologo e uno psichiatra nella speranza che possa, prima o poi, superare questa triste e difficile vicenda.

 

E voi Unimamme, avete seguito questa vicenda? Che ne pensate?

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