Influenza 2020/2021: ecco quando arriverà il picco stagionale. Cosa bisogna sapere.
Da qualche settimana è iniziata la stagione influenzale 2020/2021, anche se in questo momento tutta l’attenzione è concentrata sul Coronavirus. L’influenza di quest’anno potrebbe avere una circolazione molto inferiore a quella degli anni precedenti, per diversi motivi: sia perché molte più persone quest’anno si sono vaccinate contro l’influenza (almeno tra le categorie a rischio) sia per le misure di prevenzione del coronavirus, mascherine e distanziamento, che aiutano a prevenire anche l’influenza.
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La scorsa estate abbiamo visto come proprio la vaccinazione e le misure di prevenzione anti-Covid abbiano di fatto cancellato l’influenza nell’emisfero australe. Pochissimi sono stati i casi di influenza in Australia. Tornando invece all’Italia, quando avremo il picco influenzale? Ecco cosa hanno risposto gli esperti.
I medici hanno già fatto le loro previsioni sull’arrivo del picco stagionale dell’influenza. Secondo Claudio Cricelli, presidente Simg, Società italiana medicina generale e delle cure primarie, “il picco influenzale quest’anno è previsto per metà gennaio e coinvolgerà circa 6 milioni di italiani stimati. Altri 3, invece, quelli previsti fino alla primavera. Il virus quest’anno inizierà a circolare un po’ in ritardo rispetto agli anni precedenti”, secondo l’esperto.
La circolazione ritardata dell’influenza quest’anno sarà determinata proprio dalle misure di prevenzione contro i contagi di Coronavirus, mascherine, igiene delle mani e distanziamento, e dalle restrizioni e chiusure introdotte con il DPCM del 3 novembre scorso.
Come spiega Simg, infatti, le misure preventive per contrastare la pandemia di Covid-19 potrebbero essere “efficaci anche contro altri tipi di virus, inclusi quelli influenzali”, nelle dichiarazioni citate da Adnkronos.
Inoltre, la stagione influenzale di quest’anno “potrebbe comportare numeri più bassi rispetto alla precedente, che registrò circa 8 milioni di casi soltanto in Italia“. “La previsione sarebbe confermata anche dai dati australiani che sottolineano questa tendenza”. Come abbiamo sopra e come sottolinea anche la Simg.
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Cricelli ha spiegato che “l’influenza è da sempre una delle principali sfide sanitarie di fine anno”. Una sfida che quest’anno si intreccia con quella contro il Covid-19, che sintomi molto simili a quelli dell’influenza. Anche per questo motivo, i medici di Simg raccomandano di vaccinarsi contro l’influenza.
“In queste settimane noi medici di base stiamo somministrando circa 18 milioni di dosi; dovremmo riuscire a terminarle per fine novembre, ma continueremo a somministrarle ad oltranza, finché ce ne saranno a disposizione”, ha aggiunto Cricelli che ha anche lanciato un appello perché le nuove dosi di vaccino arrivino il prima possibile. “Noi medici di base, infatti, siamo l’ultimo anello di un lungo processo di produzione e di diffusione: questo va ulteriormente sollecitato e rafforzato, e in tempi brevi, così da fronteggiare contemporaneamente anche l’attuale emergenza pandemica”, ha concluso.
In questi giorni è in corso il 73° congresso della Società italiana medicina generale e delle cure primarie. Anche questo congresso, come tanti altri in questo periodo di pandemia, si svolge in modalità virtuale, sul web.
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