Durante il post parto è un sentimento molto diffuso provare ansia più del solito, ma come si può fare per gestirla?
Il post parto non è un momento semplicissimo per tutte le neomamme. Molte di queste, purtroppo, vivono dei periodi parecchio bui che possono sfociare in una grave depressione.
In un articolo passato si è già affrontato il discorso della depressione post parto grazie all’esperienza di una mamma che ha voluto rendere partecipe la sua esperienza sui social.
Spesso questo sentimento si innesca fin dai primi giorni di nascita del bebè per poi sfociare in un qualcosa di più grande se non si prende in tempo.
Molte mamme cadono in questo buco nero a causa di una serie di insicurezze che si innescano in loro durante la gravidanza e che poi dopo il parto prendono piede prepotentemente come: l’essere non all’altezza della situazione, la paura di non essere delle brave mamme, il timore di non riuscire a perdere i chili presi durante la gravidanza e non ritornare ad avere le forme di un tempo.
Tutte queste paure e timori possono generare ansia e stress che potrebbero poi riversarsi sul nascituro e soffrire a sua volta di ciò una volta raggiunta l’età adulta.
Ansia nel post parto: i sintomi fisici
L’ansia si può definire come un sentimento in cui si prova paura per quello che potrebbe avvenire o per la sensazione di un pericolo imminente.
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Dal punto di vista fisico sono tanti i segnali che avvertono un tale presentimento:
- battiti cardiaci e respirazione accelerata
- aumento dell’adrenalina e degli ormoni dello stress
- immisione nel corpo di glucosio e della neoglucogenesi, cioè la capacità del fegato di produrre glucosio a partire dagli amminoacidi
- aumenta il livello di allerta corticale, in modo tale che tutto il corpo si prepara ad una situazione di pericolo
- iperemesi, vomito, nausea, affaticamento, astenia, disturbi dell’alimentazione, disturbi del sonno, fenomeni come “gambe senza riposo” o pesanti
Inoltre problematiche più serie si verificano nel momento in cui quest’ansia è relativa a un pericolo immaginario e non davvero consistente. Questa condizione può provocare un peggioramento della qualità della vita non solo di chi prova ansia, ma anche delle persone che gli stanno intorno e trasformarsi in qualcosa di più grave come: fobia, attacchi di panico, disturbo ossessivo compulsivo, disturbi dell’adattamento, agorafobia.
Ansia nel post parto: chi è a rischio?
Sono a rischio tutte quelle donne che già nel loro percorso di vita hanno dovuto affrontare degli eventi traumatici o dei periodi molto complicati e difficili.
Certo in un periodo così delicato tutte le donne possono iniziare ad avere problemi di questo tipo e proprio per questo motivo è necessario non sottovalutare ogni minimo segnale.
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Se ci si sente affaticate da ciò che si sta vivendo o da qualche situazione particolare, il consiglio è di rivolgersi ad un professionista che può aiutarvi a risolvere qualsiasi problematica.
Ansia nel post parto: che cosa si può fare per curarla?
Una delle primissime cose che è necessario fare per guarire e risolvere il problema è di rendersi conto di cosa si sta vivendo.
Le neomamme e non devono essere informate sui danni che l’ansia può creare sulla mente e sul corpo di una persona. Per questo è importante prenderne coscienza il prima possibile in modo tale da poter agire nel breve termine se ci si dovesse rendere conto di soffrire di un problema simile.
Di certo l’aiuto di un professionista attraverso una psicoterapia può essere di grande vantaggio. Da evitare l’automedicazione, magari per mezzo di prodotti fitoterapici a base di essenze naturali.
La medicina complementare, invece, può essere un valido alleato: dalla meditazione allo yoga, dall’agopuntura fino ai massaggi terapeutici.
Anche i gruppi di supporto possono essere di grande aiuto, ne esistono diversi formati da mamme!
Infine la medicina più influente di tutte può essere il prendersi cura di se stesse, magari con qualche coccola in più: che si tratti di un trattamento estetico, una giornata in famiglia o un acquisto che si desidera da tanto tempo.
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E voi unimamme avete mai sofferto d’ansia?
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