Covid, ecco le regioni che tornano arancioni e quelle che tornano gialle. Le anticipazioni.
Non è stata ancora firmata l’ordinanza dal ministro della Salute Roberto Speranza, ma le agenzie hanno già anticipato quali sono le regioni italiane che torneranno arancioni e quali gialle, secondo le diverse aree di rischio per l’emergenza Covid-19.
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Si tratta di un provvedimento molto importante, perché significa meno restrizioni e riaperture di negozi, bar e ristoranti. Il cambio di colore, legato al rischio di contagio, è stato possibile grazie alla diminuzione nel numero dei casi di Coronavirus e al calo dell‘indice di trasmissione Rt. Il venerdì, come oggi, si tiene la riunione sul monitoraggio settimanale dei contagi, nella quale si prendono le decisioni sui nuovi provvedimenti da adottare per contrastare la diffusione del virus. Provvedimenti che possono essere restrittive o allentare le precedenti restrizioni.
Stando alle anticipazioni le regioni che da rosse diventeranno arancioni sono:
Mentre le regioni che da arancioni tornano gialle sono:
Il nuovo provvedimento entrerà in vigore il 29 novembre, domenica prossima.
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“Bisogna far capire a cittadini che non è iniziata la stagione del liberi tutti”, ha messo in guardia il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, nell’annunciare che la Lombardia domenica prossima sarebbe diventata regione arancione. “Il virus c’è ed è ancora pericoloso – ha aggiunto Fontana -, dobbiamo ribadire ed insistere perché quei comportamenti attenti e rispettosi delle regole devono essere ancora mantenuti“.
In Italia, la curva dei contagi è in calo ma bisogna ancora mantenere alta l’attenzione. Oggi, venerdì 27 novembre, si sono registrati 28.352 casi totali, di cui 35.467 guariti e 827 morti, mentre diminuiscono di 7.952 unità gli attualmente positivi (persone in isolamento a casa o ricoverate in ospedale). Tra gli attualmente positivi quelli in isolamento domiciliare sono -7.534, quelli ricoverati in ospedale -354 e quelli in terapia intensiva -64 (numero che è la differenza tra dimessi e deceduti).
Oggi sono stati elaborati 222.803 tamponi e il rapporto tra positivi e tamponi è al 12,72%. Il rapporto più alto era stato toccato il 16 novembre con il 17,92%.
Se i contagi diminuiscono, purtroppo il numero dei morti è ancora molto alto. I decessi, infatti, rimangono indietro e si riferiscono ai contagi avvenuti almeno una settimana prima.
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In base alla nuova ordinanza, il territorio italiano sarà così suddiviso in base ai tre colori corrispondenti a tre aree di rischio e di restrizioni:
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Che ne pensate unimamme di questo cambio di colore?
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