Due pagine Instagram lanciano un’indagine sulle molestie, i risultati sono agghiaccianti.
Unimamme, la ricorrenza appena passata della Giornata contro la violenza sulle donne, ha portato in auge il tema che è stato affrontato da diversi punti di vista e da voci diverse.
Per esempio anche MIchelle Hunziker e Chiara Ferragni e Fedez si sono espressi, parlando di violenza di genere o proponendo iniziative per aiutare le vittime, la showgirl di origine svizzera con la sua Onlus Doppia Difesa e i Ferragnez organizzando un’asta per sovvenzionare Valentina Pitzalis.
Due pagine Instagram gestite da universitari torinesi hanno invece scoperchiato un vaso di Pandora.
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Le pagine Instagram Unito_Spotted e Spotted_Polito si occupano di vita universitaria, pubblicano meme, video divertenti, il 26 novembre, il giorno dopo la ricorrenza, hanno voluto staccarsi un po’ dai temi più leggeri solitamente trattati .
I gestori delle pagine hanno chiesto agli utenti: “hai avuto esperienze di molestie? Raccontale!“. Sono usciti moltissimi racconti agghiaccianti che continuano ancora adesso. Le utenti sono anonime. “Avevo 11 anni. Un uomo anziano sul bus mi ha palpato il sedere, ero terrorizzata“. “Sul treno un tizio ha iniziato a toccarsi mentre mi fissava. Avevo 16 anni”. “A volte sono quelli più vicini a te, il mio ex non ha voluto ascoltare il mio no. Avevo 15 anni”.
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“Sono stata in una relazione tossica per 4 anni. MI trattava come se fossi una sua proprietà, quando mi arrivava un messaggio da un mio compagno mi dava della tr**a e diceva che lo stavo tradendo. ” “All’età di 16 anni sono stata stuprata da questa persona che era considerata parte della mia famiglia. All’epoca non sapevo come reagire e lui mi minacciò di non dire nulla altrimenti avrebbe fatto del male a me e alla mia famiglia“. “Durante un corso al terzo anno il prof faceva battute sessiste usando come esempio la moglie che in quanto donna non capiva come funzionassero gli oggetti. I ragazzi del corso ridevano sempre alle sue battute. Avrei dovuto registrarlo o denunciarlo?”.
E ancora: “Avevo 17 anni, stavo andando al mare in macchina con il mio, per fortuna, ex ragazzo, e quando sbagliammo strada si arrabbiò moltissimo con me e mi tirò uno schiaffo che mi fece volare gli occhiali ”
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L’amministratore di Spotted – Polito ha voluto rendere aninimi i messaggi perché alcuni utenti hanno dichiarato di aver trovato il coraggio di parlare per la prima volta. L’amministratore ha aggiunto: ” Tutto questo ci ha sorpreso anche se i nostro follower sono sempre stati molto attivi. Questa è una cosa diversa. Non ci aspettavamo questa valanga di messaggi. E’ qualcosa su cui riflettere, sono testimonianze toste “.
“Avevo 17 anni quando un mio compagno di classe mi ha violentato nello stanzino di un bar e poi è andato a raccontare a tutta la scuola che mi ero fatta scopare”. Le ragazze che hanno condiviso queste storie sanno che stano parlando con i loro compagni di corso e università. “Testimonianze dolorose e sofferte che queste ragazze hanno sentito il bisogno di condividere” prosegue l’amministratore.
Sulla pagina anche tanti ragazzi hannno commentato prendendo le distanze dai comportamenti maschili tossici e violenti. Le storie che riguardano il politecnico piemontese non sono la maggioranza, ma l’amministratore sta comunque pensando di avvertire le istituzioni dell’università.
Unimamme, cosa ne pensate di questa vicenda di cui parla Repubblica?
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