Ecografia 3D e 4D: come funziona, quando farla e i vantaggi

In gravidanza è importantissimo fissare degli esami e tenere sotto controllo il proprio bambino. Con l’ecografia 3D e 4D è molto semplice.

ecografia 3D (fonte unsplash)
ecografia 3D (fonte unsplash)

Tenere sotto controllo l’andamento della gravidanza e il proprio bambino è un aspetto fondamentale quando si è in attesa.

Oltre a fare tutti gli esami del caso, il proprio ginecologo o l’ospedale di riferimento sottopone la futura mamma a una serie di ecografie che vanno fatte nel corso dei nove mesi.

Attraverso queste è possibile monitorare lo stato di salute del feto e soprattutto comprendere se la gravidanza sta procedendo come dovrebbe.

In questo campo, le nuove tecnologie hanno fatto un grande passo avanti, tanto che adesso i futuri genitori possono intravedere i tratti somatici del proprio piccolo fin dai primissimi mesi e non attendere la sua nascita.

Note sono infatti le ecografie dei vari vip che mostrano con orgoglio le immagini dei loro bambini dentro la pancia.

Tuttavia fino a qualche tempo fa, tutto ciò era impossibile da vedere perché i dottori per controllare che la gravidanza procedesse per il meglio potevano ricorrere solo all’ecografia 2D.

Cioè un’immagine statica del feto che metteva in evidenza le sue forme, tanto che per molti genitori era quasi impossibile capire come era fatto il proprio bambino.

Adesso però con l’introduzione dell’ecografia 3D e 4D le cose sono decisamente cambiate.

Ecografia 3D: come funziona

L’ecografia è una tecnica non invasiva che utilizza gli ultrasuoni per generare e visualizzare l’immagine di organi e tessuti interni.

In questo modo è possibile accertare o diagnosticare alcune malattie, ma anche seguire l’andamento della gravidanza. L’ecografia 3D è analoga alla 2D, ma permette di ricostruire le immagini in modo tridimensionale.

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Ciò avviene perché i dati 3D vengono acquisiti come un gran numero di immagini consecutive, prese da angolazioni diverse, che si sovrappongono l’una sull’altra.

Ecografia 3D: quando farla

ecografia (fonte unsplash)
ecografia (fonte unsplash)

L’ecografia tridimensionale è possibile effettuarla fin dalle prime settimane di gravidanza per via transvaginale e dal 2° e 3° trimestre per via sovrapubica.

Inoltre questa pratica consente di monitorare se ci sono delle malformazioni nel feto, ma anche di controllare lo stato dell’utero. Ecco cosa è possibile vedere:

  • la diagnosi di malformazioni uterine come l’utero arcuato, setto, bicorne o didelfo;
  • visualizzare le pareti uterine e ovariche, permettendo di vedere fibromi, adenomiosi, endometriosi e lesioni uterine (come polipi e iperplasie);
  • approfondire i casi sospetti di tumori uterini e ovarici

Ecografia 3D: i vantaggi rispetto a quella tradizionale

Innanzitutto con la tecnica 3D anche i futuri genitori sono in grado di vedere perfettamente il proprio bambino.

Inoltre come si è detto anche sopra, l’ecografia 3D è importante per visualizzare in anticipo delle possibili malformazioni nel feto, come:

  • anomalie che riguardano il volto, come il cosiddetto labbro leporino;
  • anomalie delle suture craniche e conformazione delle orbite;
  • difetti di arti;
  • malattie toraciche, cardiache e del sistema cardiovascolare;
  • anomalie del sistema nervoso del feto (acrania, anencefalia, idrocefalo, encefalocele);
  • anomalie del tubo neurale (spina bifida)

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Molte di queste anomalie possono essere individuate anche con la tecnica 2D, ma con l’ecografia 3D la diagnosi è più precoce.

Inoltre questa tecnica consente di dare delle informazioni molto più accurate, rispetto a quella precedente.

Ecografia 4D: cosa cambia

L’ecografia 4D non è altro che un’evoluzione della 3D, nel senso che con l’ecografia tridimensionale si ha un’immagine statica del feto, mentre quando le immagini sono in movimento e in tempo reale si parla di ecografia 4D.

Ovviamente per queste tecniche, definite volumetriche, è fondamentale la velocità di elaborazione dei dati.

Ecografia 3D e 4D: quanto costano?

Il costo di queste tecniche, dato il loro avanzamento tecnologico – gli apparecchi utilizzati sono molto sofisticati -, è molto elevato. I prezzi si aggirano tra i 100 e i 200 euro, a seconda dei centri.

Ciò non toglie che l‘ecografia 2D rimane comunque il metodo più usato e valido per osservare il feto e che comunque restituisce un’immagine quanto più veritiera della situazione.

Coppia in attesa (fonte unsplash)
Coppia in attesa (fonte unsplash)

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E voi unimamme avete mai fatto questo tipo di ecografie durante la gravidanza?

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