Partita la stagione influenzale 2020/2021: i primi contagi in Italia. Usciti i bollettini.
In autunno inoltrato e con l’arrivo dei primi veri freddi, parte la stagione influenzale 2020/2021 in Italia. Quest’anno in ritardo rispetto agli anni precedenti, per via delle misure preventive contro il Coronavirus, sia per le chiusure e restrizioni imposte dal governo che per le misure di igiene individuali (uso mascherina, igiene mani, distanziamento fisico).
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Sarà dunque un autunno inverno con meno raffreddori e meno casi di influenza, grazie all’uso delle mascherine e ai minori assembramenti.
Nel frattempo, il primo caso di influenza registrato in Italia si era manifestato già a fine settembre, quando un bambino di 9 mesi era stato contagiato dal ceppo di tipo A del virus influenzale. Scopriamo, invece, quanti sono i casi attualmente in corso in Italia.
Sono usciti i dati degli ultimi bollettini aggiornati della rete Influnet, la rete di sorveglianza epidemiologica e virologica dell’influenza, coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS).
I casi di influenza in Italia sono ancora pochi, sia perché i contagi quest’anno sono in ritardo, a causa delle misure di contenimento del Coronavirus che incidono anche sulla diffusione dei virus influenzali, sia per il ritardo nell’organizzazione della sorveglianza, per via della pandemia che grava sul sistema sanitario. Non tutti i medici di medicina generale che partecipano alla rete Influnet hanno ancora reso disponibili i dati finora raccolti. Dunque si tratta di dati non ancora completi.
Nel frattempo, gli ultimi dati sulla stagione influenzale 2020/2021 si riferiscono alla 47^ settimana dell’anno, quella dal 16 al 22 novembre 2020, e sono aggiornati al 25 novembre.
L’incidenza delle sindromi simil-influenzali è ai livelli di base, pari a 2,58 casi per mille assistiti.
Sono stati segnalati 174 campioni clinici, ricevuti dai diversi laboratori afferenti alla rete InfluNet, ne sono stati analizzati 173 e di questi nessuno è risultato positivo al virus influenzale. Invece, tra gli stessi campioni analizzati, 12 sono risultati positivi al virus Sars-CoV-2.
In tutte le Regioni italiane il livello di incidenza del virus è sotto la soglia base tranne in Piemonte e nella provincia autonoma di Trento.
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Dunque, è iniziata la sorveglianza della stagione influenzale ma ancora non si sono verificati casi di influenza, se non sindromi simil-influenzali, concentrate in Piemonte e provincia di Trento.
La rete Influnet si avvale del contributo dei medici di medicina generale (MMG) e pediatri di libera scelta (PLS), dei referenti presso le ASL e le Regioni e della rete dei Laboratori di riferimento regionale per l’influenza. Si articola nella sorveglianza epidemiologica (che ha l’obiettivo di determinare l’inizio, la durata e intensità dell’epidemia stagionale), e nella sorveglianza virologica (che ha come obiettivo il monitoraggio della circolazione dei diversi tipi, nonché sottotipi, di virus influenzali).
La raccolta e l’elaborazione dei dati a livello nazionale è effettuata dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) che produce un rapporto settimanale epidemiologico e uno virologico. Le indagini virologiche sui campioni biologici raccolti vengono eseguite dai Laboratori facenti parte della Rete InfluNet e dal Centro Nazionale per l’Influenza (NIC) dell’ISS.
Nel frattempo, sono uscite le previsioni dei medici di medicina generale sul picco influenzale di questa stagione. Nei giorni scorsi, Secondo Claudio Cricelli, presidente Simg, Società italiana medicina generale e delle cure primarie, aveva dichiarato che “il picco influenzale quest’anno è previsto per metà gennaio e coinvolgerà circa 6 milioni di italiani stimati. Altri 3, invece, quelli previsti fino alla primavera“. Il medico aveva anche previsto che “il virus quest’anno inizierà a circolare un po’ in ritardo rispetto agli anni precedenti”.
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