Covid, come la pandemia ha cambiato le nostre abitudini alimentari. Cosa bisogna sapere.
La pandemia di Covid-19 ha portato molti sconvolgimenti nelle nostre vite. Per mesi siamo stati chiusi in casa, impossibilitati a uscire e muoverci come prima. Molte attività lavorative sono state sospese, le scuole chiuse, insieme ai luoghi della socializzazione. Sono stati mesi strani e difficili, che hanno cambiato alcune nostre abitudini e alcuni di questi cambiamenti resteranno.
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In particolare, durante il lockdown gli italiani hanno modificato le loro abitudini alimentari e di consumo. Molte di queste nuove abitudini resteranno. Le novità riguardano il latte e i prodotti da forno fatti in casa. Ecco cosa bisogna sapere.
Gli italiani continueranno a preferire il latte a lunga conservazione rispetto a quello fresco e molti di loro continueranno a fare il pane e la pizza in casa. Sono alcune delle nuove abitudini alimentari che sono emerse durante la pandemia nel nostro Paese e che resteranno.
Secondo uno studio sui consumi, realizzato da Rem Lab (Centro di Ricerche su Retailing e Trade Marketing dell’Università Cattolica) in collaborazione con Iri, le nuove abitudini di consumo alimentare degli italiani sono le seguenti:
Inoltre, durante la pandemia il latte a lunga conservazione ha avuto un aumento di 84,6 milioni di litri tra gennaio e ottobre 2020. Invece, il latte fresco è diminuito di 28,3 milioni di litri.
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Gli italiani, dunque, anche quando l’emergenza sanitaria sarà finita, continueranno a fare la colazione in casa, con il latte a lunga conservazione e forse con torte, ciambelloni, crostate e paste fatte con le loro mani. Anche la piazza al piatto sarà ancora per molti quella fatta in casa.
Si tratta di cambiamenti di consumo importante che influiscono non solo sulle vendite al dettaglio, ma sulle filiere di produzione, a cominciare da quella del latte. Gli italiani, inoltre, tendono a privilegiare i produttori locali, sostenendo l’economia del territorio. Una nuova sensibilità che si è affermata durante la pandemia.
I dati dello studio sono stati presentati a “Milk-it VI° Convegno nazionale sul mondo del latte“, organizzato da CremonaFiere e AITA Associazione Italiana Tecnologi Alimentari nell’ambito della special edition di Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona, in corso dal 3 al 5 dicembre, uno dei più importanti eventi mondiali sulla zootecnia. Come riporta Ansa. Il convegno prevede incontri a distanza, sul web, ma anche in presenza.
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