Dopo le motivazioni dell’ultima sentenza sull’omicidio di Marco Vannini parlano i suoi genitori.
Unimamme, il processo per la morte di Marco Vannini è stato uno dei più seguiti di recente dall’opinione pubblica.
La mamma e il papà di Marco Vannini sulle ultime parole dei giudici
Lo scorso 30 settembre la Corte di Assise di Roma aveva condannato tutta la famiglia Ciontoli per la morte del ventenne avvenuta nel maggio del 2015 a Ladispoli.
Qualche giorno fa sono state pubblicate le motivazioni della sentenza del processo di appello bis.
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Questa è stata la prima volta in cui la Corte ha scritto che tutta la famiglia Ciontoli ha avuto responsabilità della morte del giovane, che era fidanzato di Martina, la figlia di Antonio Ciontoli. Quest’ultimo è stato condannato, per omicidio volontario con dolo eventuale a 14 anni, mentre la moglie Maria e i figli Martina e Federico sono stati condannati a 9 anni e 4 mesi per concorso anomalo in omicidio volontario.
I genitori di Marco Vannini hanno commentato gli ultimi sviluppi su Fanpage.
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“Leggere le motivazioni è stata una piccola vittoria anche se in realtà non si può parlare di vittoria perché comunque noi abbiamo perso nostro figlio e non ce lo ridà nessuno” ha dichiarato la mamma di Marco, Marina Conte.
Al momento dello sparo rivelatos poi fatale Marco Vannini si trovava a casa della fidanzata, Martina Ciontoli, insieme ai suoi famigliari. A un certo punto fu ferito dall’arma del padre della ragazza che poi ammise di avergli sparato per sbaglio. I soccorsi vennero interpellati ore dopo lo sparo, pregiudicando così la sopravvivenza di Marco.
Nelle motivazioni della sentenza si sottolinea la crudeltà inflitta al giovane, che ha trascorso ore in agonia, senza soccorso e, anzi, rimproverato perché gridava per il dolore. “Stava con un proiettile che gli aveva attraversato il corpo per cui pensa che dolore atroce che aveva e Antonio Ciontoli, con una calma impressionante, parla di un buchino fatto con un pettine all’operatrice del 118 se non è crudeltà questa…” aggiunge il padre di Marco. L’uomo è soddisfatto delle parole contenute nella sentenza, perché sottolineano le responsabilità di ciascun membro della famiglia Ciontoli.
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Per i genitori di Marco, uno dei dolori più grandi è stato il comportamento di Martina Ciontoli, la ragazza di Marco. Nella sentenza i giudici hanno scritto che lei era presente al momento dello sparo, era in bagno con Marco e il padre. “Invece di aiutare Marco aiuta il padre a depistare le indagini, contribuendo ad avvalorare la versione da lei fornita” hanno scritto i giudici della Corte di Assise.
Per i genitori di Marco la ragazza era come una figlia, la accoglievano spesso e volentieri in casa., ora però l’hanno cancellata, “ lei è stata la ragazza di Marco fino a due minuti prima che venisse esploso il colpo d’arma da fuoco, perché per come si è comportata dopo ha dimostrato di non amarlo ” ha dichiarato, durante l’intervista, papà Valerio.
Anche mamma Marina è d’accordo col marito “io a Martina ho voluto bene, l’ho sempre rispettato, ma non ha aiutato il suo ragazzo che diceva di amare ed è arrivata al Pit 20 minuti dopo“.
Ora si attende di sapere come si esprimerà la Cassazione, gli avvocati della famiglia Ciontoli hanno tempo fino a metà gennaio per fare ricorso.
Unimamme, voi cosa ne pensate di queste considerazioni? Noi vi lasciamo con la mamma di Marco Vannini e come ha trascorso il compleanno del figlio.
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