Questa sera a Live – Non è la D’Urso, il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia spegne le polemiche sul Natale insorte durante la settimana e chiarisce alcuni dubbi sulle regioni.
Durante la puntata di Live – Non è la D’Urso andata in onda il 6 Dicembre è stato aperto un collegamento in diretta con il Ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia che ha spento nuovamente le polemiche insorte dopo l’uscita delle nuove disposizioni in vista delle festività natalizie.
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Ulteriori informazioni, inoltre, sono state fornite in merito alle Regioni e, in particolare all’Abruzzo.
Le parole del Ministro Boccia sono rivolte alla popolazione che, infatti, poco dopo l’emanazione del nuovo DPCM ha cominicato a porsi diverse domande in merito a cosa sarà possibile fare e cosa, invece, sarà meglio evitare. Ecco che cosa ha detto il Ministro.
Questa sera, a Live – Non è la D’Urso, durante la parte della trasmissione dedicata all’attualità, il Ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia ha fatto un importante intervento in cui ha spento le polemiche insorte sul Natale chiarendo molti dubbi e dando delle informazioni aggiuntive per le Regioni.
La prima domanda posta dalla conduttrice Barbara D’Urso ha riguardato, infatti, la situazione in Abruzzo. In merito, il Ministro ha specificato di essere in contatto con il Presidente della Regione e con il Ministro della Salute.
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“La zona rossa era stata dichiarata con due giorni di anticipo rispetto al resto: l’Abruzzo anticipò di due giorni la zona rossa. Se l’Abruzzo tornasse arancione da mercoledì avrebbe l’autorizzazione dal Governo mentre se invece si auto-dichiarasse da domani mattina verrebbe diffidata dal Governo stesso.“, ha specificato Boccia.
Successivamente, la coduttrice ha chiesto delle delucidazioni in merito a cosa si potrà fare durante le festività natalizie e quali comportamenti, invece, non sono previsti dal nuovo DPCM.
“Siamo a 60 mila e 68 decessi dall’inizio della pandemia. Sono padri, madri, nonne e nonni, siamo noi. Non avere la responsabilità di capire che stiamo facendo tutto per sicurezza è impossibile“, ha cominciato il Ministro degli Affari Regionali.
Le norme, dunque, non sono cambiate rispetto a quanto stabilito nell’ultimo mese: le zone arancioni e rosse restano tali salvo estendere le loro restrinzioni anche alle numerose zone gialle solo il 25, il 26 e il 1 Gennaio.
“Vi assicuriamo che nessuno resterà solo, è garantito in caso di esigenze e necessità“, con queste parole il Ministro ha tranquillizzato coloro che temevano potesse essere negata l’assistenza in quei giorni alle fasce più deboli. “Chi contesta queste norme lo fa come se da questa parte ci fosse nel Governo ci fosse qualcuno che non ci tiene al Natale, tutti noi vogliamo abbracciare i nostri cari ma il Natale sarà diverso“, ha concluso.
Le sanzioni per chi violerà quanto disposto vanno dai 400 ai 1000 euro di multa con la possibilità di diventare addirittura penali per coloro che decideranno di dichiarare il falso. Aggirare le norme, infatti, significherebbe solo far male agli altri e porre in grave rischio la salute nei propri familiari anziani o più deboli.
E voi, Unimamme, come festeggerete il Natale? Cosa ne pensate?
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