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Una piccola rivoluzione che in molti stavano aspettando, la marjuana non è più uno stupefacente. La decisione dell’Onu.
L’Organizzazione delle Nazioni Unite ha riconosciuto le proprietà medica della cannabis e quindi di conseguenza la marijuana. Questa sostanza esce dalla lista degli stupefacenti ed entra in quello delle sostanze terapeutiche.
Una decisione che in tanti stavano aspettando ed erano ben 59 anni che non venivano prese decisioni di questa portata sulla tossicità delle sostanze.
La cannabis (marijuana) non è più considerata alla stregua della cocaina o dell’eroina, lo ha deciso la Commissione delle Nazioni Unite sugli Stupefacenti. Un cambiamento importante, ma la marijuana non diventerà subito legale, ma è fuori dalla tabella IV della Convenzione sugli stupefacenti del 1961.
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L’Onu legittima l’uso della cannabis ai fini terapeutici e ne regolamenta il suo uso che anche se consentito (come in Italia) lasciava pochi margini di manovra a causa della regolamentazione internazionale restrittiva. Adesso, essendo la sostanza uscita dalla tabella sarà più facile produrla, importarla, esportarla ed acquistarla sempre a fini terapeutici.
Dopo questa decisione storica sarà possibile avviare nuovi studi scientifici riguardo gli usi medicinali della pianta. Molti stati potrebbero decidere di legalizzarla per scopo terapeutico, e riconsiderare le sanzioni previste per l’uso ricreativo.
In Italia usare la cannabis per fine terapeutico è legale, ma è molto complicato l’approvvigionamento. Marco Perduca che coordina la campagna Legalizziamo ha commentato: “Oggi in Italia abbiamo un fabbisogno di circa 2.000 kg l’anno ma tra la produzione del Farmaceutico militare di Firenze e le importazioni autorizzate ne soddisfiamo poco meno della metà. E molto incide proprio i molti limiti e passaggi burocratici definiti anche a livello internazionale“.
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Quella presa dall’Onu è una decisione molto importante che toglie tutti gli ostacoli del “controllo internazionale alla produzione per fini medico-scientifici. Occorre semplificare le procedure che oggi sono molto lunghe, potenziare la produzione a livello di partnership pubblico-privato e dare direttamente la possibilità alle farmacie di importare il prodotto“. Ora bisogna aspettare la decisione del Governo.
Voi unimamme eravate a conoscenza di questo passaggio della cannabis a sostanza non stupefacente? Cosa ne pensate? Certo ci dovranno essere delle regole bene precise.
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