Il grande campione di calcio, Paolo Rossi, che ha vinto anche un Mondiale nell’82 ci ha lasciato. Lascia una bellissima famiglia che amava.
Dopo la morte di Diego Armando Maradona è venuto a mancare un altro grande campione del mondo dello sport, Paolo Rossi.
All’età di 64 anni l’eroe dei Mondiali dell’82 se ne è andato dopo una lunga battaglia ed ha lasciato tre figli avuti da due mogli diverse.
Gentile, umile e con forti valori, Paolo Rossi si è spento all’età di 64 anni. Lui un grande campione dentro il campo e fuori ha sempre. Il successo planetario non lo ha cambiato, grazie alla sua educazione ha sempre saputo che i valori importanti nella vita erano la famiglia e per lui anche la fede, da giovane voleva entrare in seminario.
L’ex calciatore nella sua vita ha amato e sposato solo due donne. La prima, Simona Rizzato che ha sposato quando entrambi erano molto giovani. Da quell’unione è nato il primo figlio del calciatore, Alessandro che oggi ha 34 anni che fa il geometra. Un’amore che è stato vissuto nel più totale riservo, a differenza del secondo matrimonio quello con la giornalista Federica Cappelletti di 12 anni più giovane.
Federica e Paolo si conoscono 22 anni fa e dopo 12 anni di fidanzamento decidono id sposarsi. Con Federica il calciatore diventa papà per altre due volte, dalla loro unione nascono due bambine, Maria Vittoria, la maggiore di 10 anni, e Sofia Elena, di otto anni.
I due sono molto uniti e da poco avevano deciso di rinnovare le promesse di matrimonio alle Maldive alla presenza anche delle loro figlie. Federica lo ha anche salutato pubblicamente sui social con una loro foto su Instagram e la didascalia “Per sempre” e poi con un cuore rosso, mentre su Facebook ha scritto: “Non ci sarà mai nessuno come te, unico, speciale, dopo te il niente assoluto…“.
Lui ha sempre cercato di conciliare la vita professionale ricca d’impegni alla famiglia come aveva raccontato in una passata intervista a Famiglia Cristiana: “Il lavoro ci deve essere, è una parte importante della vita e fa crescere sotto molto aspetti, ma non può assorbire completamente le persone. Bisognerebbe provare a trovare un equilibro tra vita privata e carriera perché gli affetti sono fondamentali: quando torno a casa e mia figlia mi sorride, o mi racconta un aneddoto divertente, provo una gioia indescrivibile. Da qui, per esempio, la mia scelta di non accettare lavori che mi porterebbero, magari per anni, lontano dai miei cari“.
Per poi aggiungere: “Ho raggiunto dei risultati importanti, sono stato molto gratificato dal mio lavoro e ho vinto tutto quello che potevo vincere, ma alla fine trovavo sempre molta più soddisfazione nell’uscire con gli amici, nel vivere il rapporto con la famiglia e con mia moglie. Queste sono le cose salde, solide, che tengono nel tempo: questa è la felicità vera. Il successo e la fama sono cose bellissime, che esplodono in modo fragoroso e si spengono altrettanto velocemente. La strada che ti porta alla felicità è un’ altra ed è quotidiana…“.
Voi unimamme eravate a conoscenza di questa triste notizia? Conoscevate Paolo Rossi anche nella sua vita provata?
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