Vaccino anti-Covid: chi sono i primi italiani vaccinati nel Regno Unito.
Nonostante il vaccino contro il Covid-19 non sia ancora arrivato in Italia, ci sono già degli italiani vaccinati. Si tratta di giovani italiani che vivono nel Regno Unito, dove le prime vaccinazioni sono iniziate lo scorso 8 dicembre, e che lavorano nel campo della sanità e della riabilitazione. Sappiamo, infatti, che i primi a ricevere il vaccino sono e saranno i soggetti più fragili come gli anziani e i sanitari.
I primi italiani a ricevere il vaccino contro il Covid sono un’infermiera di 31 anni e un fisioterapista di 28 anni. Ecco le loro storie.
Vaccino anti-Covid: i primi italiani vaccinati
Vivono entrambi a Londra e hanno già ricevuto il vaccino anti-Covd-19 di Pfizer Biontech. Sono due giovani italiani che lavorano nel campo delle professioni sanitarie e, come da programma, sono tra i primi ad essere stati vaccinati. Nel Regno Unito, dove la campagna vaccinale è già iniziata l’8 dicembre, ma anche in Italia e nel resto d’Europa quando il vaccino arriverà, ad essere vaccinati per primi sono gli anziani, i soggetti fragili e con patologie pregresse e i sanitari. Si tratta delle categorie più a rischio, sia di contagio ma anche di complicanze gravi per l’esposizione al virus o le loro condizioni di salute.
Elena Baraldi, infermiera di 30 anni, è la prima italiana vaccinata contro il Covid-19. Come riporta Il Resto del Carlino. Originaria di Modena, Elena vive da sei anni a Londra, dove lavora come infermiera nel pronto soccorso del Croydon University Hospital. Il suo lavoro consiste nel seguire dei casi più gravi, i codici rossi, e da mesi si tratta soprattutto di pazienti Covid. La giovane infermiera ha spiegato che si occupa “delle ventilazioni e dei caschi”. Non è una sorpresa, dunque, che proprio per il lavoro che svolge l’infermiera italiana sia stata tra i primi ad essere vaccinati.
La sua categoria, infatti, è ad alto rischio e negli ultimi mesi Elena Baraldi ha visto morire anche un suo giovane collega, che apparentemente non aveva patologie pregresse. “Rientravo nella categoria degli operatori ad alto rischio occupazionale – ha spiegato al Resto del Carlino – non ho avuto dubbi e sono contenta di essermi vaccinata, sia per proteggere me stessa sia per non diventare un veicolo di contagio verso pazienti, amici e familiari”.
Riguardo ad eventuali effetti collaterali della vaccinazione la giovane infermiera ha spiegato: “Sto benissimo, per ora nessun effetto collaterale a parte il braccio un pochino indolenzito“.
Per questo Natale Elena non tornerà dai suoi familiari in Italia, in ospedale a Londra c’è tanto lavoro da fare. La giovane infermiera, comunque, non si lamenta, anzi è contenta di lavorare un luogo dove è trattata alla pari dei suoi colleghi inglesi, che le dà la possibilità di una formazione e crescita continua, insieme a uno stipendio che le consente di vivere in una città costosa come Londra.
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L’altro italiano vaccinato con il Covid-19 è un 28enne originario di Piacenza, Paolo Ciardelli, che lavora come fisioterapista al Guy’s and St Thomas’ Hospital, sempre a Londra. Il giovane vive nella capitale britannica da meno tempo, gennaio del 2019, poco meno di due anni. Anche lui è soddisfatto del suo lavoro e della sua vita londinese, così come di aver ricevuto il vaccino.
Paolo è stato vaccinato lo scorso 9 dicembre. “Un momento storico. Questo è il più bel regalo di Natale: per voi e per me“, ha scritto il giovane fisioterapista su Facebook, pubblicando una sua foto mentre viene vaccinato.
“Il centro vaccinale ha aperto questa settimana nel mio ospedale ed è aperto al momento solo ai membri dello staff”, ha spiegato il giovane in un video pubblicato dal giornale online IlPaicenza. “Mi hanno somministrato il vaccino Pfizer-Biontech, l’unico al momento dichiarato sicuro e che prevede due somministrazioni. Il 9 dicembre ho ricevuto la prima dose, la seconda sarà dopo 21 giorni ed è già stata programmata per il 30 dicembre. Dopo sette giorni dalla seconda dose sarà raggiunta la massima efficacia del vaccino, con la famosa e agognata immunità“.
Pertanto, “dalla prima dose alla massima efficacia del vaccino trascorre circa un mese“, ha spiegato il giovane fisioterapista, che così si augura di poter tornare presto in Italia dalla sua famiglia, grazie al cartellino con i suoi dati anagrafici e le date di vaccinazione.
Sui possibili effetti del vaccino Paolo Ciardelli ha detto: “Sto benone… Non mi sono trasformato. Ho ancora due braccia e due gambe“. Come riporta Repubblica.