Flavio Briatore non ci sta e alza la voce via Instagram nei confronti degli haters che si scagliano senza pietà contro il figlio Nathan Falco.
Doveva essere un semplice post del weekend, uno scatto per augurare buon sabato ai suoi fan e fare un grande in bocca al lupo al figlio per la sua partita di calcetto.
Proprio quest’ultimo intento ha però trascinato Flavio Briatore in un’agguerrita polemica social: la foto di lui abbracciato a Nathan Falco ha suscitato commenti poco apprezzabili e, di conseguenza, le ire di papà Flavio.
E pensare che avevano da poco sottolineato la grande unione tra Briatore e il figlio, capaci di viaggiare sulla stessa lunghezza d’onda anche per qualche critica a mamma Elisabetta. Come potevano allora i due non spalleggiarsi?
Flavio Briatore contro gli haters in difesa del figlio
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“Flavio mettilo a dieta, il ragazzo è obeso, basta pastasciutta, fallo correre”
Tra i primi commenti al post che potete rivedere qua sopra, spunta quello di un hater che bolla Nathan come “obeso”, una parola certo dal suono poco amichevole e che potrebbe ferire duramente un bambino di appena dieci anni.
Come ha detto recentemente Tiziano Ferro nel suo documentario, “le parole hanno un peso” e questa in particolare identifica numerosissime persone che combattono una malattia devastante e spesso scarsamente compresa proprio perché, come si evince dal commento citato, si pensa si tratti solo di qualche chilo di troppo dovuto a una gola incontrollata.
Un simile termine, riferito in modo dispregiativo a chiunque, figuriamoci a un bambino, è a tutti gli effetti riconducibile all’oramai ben noto body shaming.
Contro tali parole pronunciate con leggerezza non si è però pronunciato solo Flavio Briatore ma anche molti dei suoi follower hanno bollato l’autore del commento come “una persona ignobile“, chiedendosi come sia possibile al giorno d’oggi scrivere parole simili, soprattutto all’indirizzo di un bambino di appena dieci anni.
Purtroppo il web è anche questo e forse un bambino destinato naturalmente a tanta popolarità dovrà prima o poi farci l’abitudine ma noi ci auguriamo sempre che sia più un poi che un prima: chissà che infatti intanto il mondo, anche quello del web, non possa migliorare almeno un po’ e virare verso un’umanità al momento scarsamente pervenuta.
E voi unimamme, che ne pensate?