Una mamma con un figlio autistico ha deciso di denunciare un episodio di discriminazione avvenuto in un negozio. Ecco cosa è successo.
Unimamme, oggi vi raccontiamo un episodio di discriminazione nei confronti di una persona con disabilità.
A raccontare questa vicenda è stata una mamma: Barbara Visciola.
Da tempo, Barbara Visciola è impegnata nel sociale, è anche vice presidente di una struttura socio assistenziale che si occupa di disabilità a San Lorenzo Nuovo, in Toscana.
La signora Visciola doveva uscire per fare alcuni acquisti. Con lei c’era il figlio di diciassette anni, un ragazzo autistico. Il giovane ha gravi problemi ed è tra quelle persone che non sono tenute a indossare la mascherina.
Il ragazzo infatti ha problemi con la gestione dell’aggressività, sua mamma ha anche provato a fargliela indossare ma non è proprio possibile, la mascherina gli causa delle crisi.
Secondo i vari dpcm le persone con disabilità o patologie di incompatibilità non sono tenute a indossare la mascherina e nemmeno coloro che li accompagnano nel caso una persona disabile abbia bisogno di vedere le espressioni del viso di un accompagnatore.
Questa disposizione vale nei luoghi pubblici, nei parchi, nei locali, nei negozi. Barbara Visciola aggiunge: “per mio figlio mettere la mascherina è un problema psichico. Mio figlio non parla, non guarda, non ascolta”.
A ogni modo madre e figlio si sono recati in un negozio che peraltro la donna frequenta già da un paio d’anni e dove conoscono anche il figlio e le sue problematiche. Barbara e il figlio, come consentito dai decreti, non indossavano le mascherine, la donna è andata ad acquistarne una per sé e quando gliene hanno data una in più per il figlio lei l’ha restituita dicendo che il ragazzo era disabile.
A quel punto però è comparso il proprietario del negozio che ha detto a Barbara di far mettere la mascherina al ragazzo. L’uomo si è rivolto a lei in modo brusco, quando la donna, con l’aiuto delle altre persone nel negozio ha fatto presente che il figlio non poteva indossarla il proprietario si è arrabbiato ancora di più e ha cacciato Barbara dal negozio.
“Lo ha fatto solo a voce, ma la volontà di mandarmi via era chiara. Mi ripeteva di andare fuori, di uscire” ha spiegato la donna a Tuscia web. A quel punto, siccome la donna doveva ancora finire gli acquisti gli altri clienti si sono offerti di stare fuori con il figlio, Barbara li ha ringraziati ma ha declinato l’offerta. “Ho apprezzato il gesto, ma ho rifiutato per una questione di dignità mia e di mio figlio”.
Barbara però non si è arresa e ha chiesto al proprietario: “mi state cacciando dal negozio perché mio figlio autistico non tiene la mascherina?”. L’uomo ha risposto sì. La donna ha sottolineato di essere rimasta sconvolta. “Nessuno mi aveva mai allontanata. Nessuno mi aveva mai cacciata. E’ la prima volta che mi succede una cosa del genere. Mi ha molto colpita, turbata. Una vicenda per me molto dolorosa. Per le modalità con cui si è svolta e le parole che mi sono state dette”.
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