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Mascherine in famiglia a Natale, le raccomandazioni degli esperti

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valeria bellagamba

Mascherine in famiglia a Natale, le raccomandazioni degli esperti per prevenire i contagi da Coronavirus.

(Foto di PS Imaging da StockSnap)

Molti storceranno il naso, ma se si vuole evitare una ripresa dei contagi da Coronavirus dopo le feste, la mascherina andrebbe indossata anche durante gli incontri di famiglia a Natale. Naturalmente quando si tratta di riunioni tra familiari non conviventi.

Si tratta della raccomandazione che arriva dagli esperti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità della Regione Europa. Un consiglio che arriva per un continente, come il nostro, che negli ultimi mesi è tornato protagonista in negativo della pandemia, a causa del nuovo forte incremento di contagi. Tanto che diversi Paesi, come Germania e Olanda, hanno introdotto nuove rigide misure restrittive, proprio per le festività, limitando al massimo le riunioni familiari in casa.

Si tratta di un sacrificio molto grande, purtroppo necessario. Pertanto se non volete o non potete fare a meno di riunirvi in famiglia, tra non conviventi, almeno fatelo con tutte le misure di sicurezza.

LEGGI ANCHE: MASCHERINE QUANDO SCATTA LA MULTA E COME E IN QUALI CASI CONTESTARLA

Mascherine in famiglia a Natale, raccomandano gli esperti

Accanto alle nuove e recenti linee guida sull’utilizzo delle mascherine, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha pubblicato le raccomandazioni per il loro utilizzo nel periodo natalizio anche per le riunioni in famiglia in casa, al chiuso.

Come sappiamo, infatti, quando più persone estranee o non conviventi si trovano in uno spazio chiuso devono osservare il distanziamento fisico, indossare la mascherina e igienizzare spesso le mani. Gli ambienti, inoltre, vanno arieggiati, per permettere la circolazione dell’aria ed evitare così che si formi del pericoloso aerosol con particelle del virus Sars-Cov-2, nel caso in cui qualcuno dei presenti fosse infetto senza saperlo.

Ora, con l’arrivo delle feste le famiglie si riuniranno per festeggiare insieme, fare pranzi, cene, scambiarsi i regali o semplicemente farsi visita. Si incontreranno in casa persone che abitualmente non vivono insieme e che spesso non fanno nemmeno parte della stessa “bolla” (la cerchia di frequentatori abituali di una famiglia). Il rischio di nuovi contagi, pertanto, è molto alto. Gli esperti temono che da queste riunioni possa verificarsi un nuovo balzo nella curva epidemica, con il rischio di scatenare una nuova violenta ondata. La temutissima “terza ondata”, in pieno inverno e con la stagione influenzale al picco (sebbene le misure restrittive e di prevenzione anti-Covid dovrebbero far circolare meno anche i virus influenzali).

Da qui, arriva la raccomandazione della sezione europea dell’OMS a indossare la mascherina protettiva anche in famiglia a Natale. Un consiglio che non piacerà a molti ma che è fondamentale se tra le persone riunite sono presenti soggetti fragili e a rischio di sviluppare complicanze molto gravi se contagiati dal Coronavirus.

In un documento appena pubblicato sul proprio sito web, con le indicazioni su come minimizzare i rischi di trasmissione del Covid-19 durante le vacanze di Natale, l’ufficio della regione Europa dell’OMS scrive:

“Le riunioni al chiuso, anche le più piccole, possono essere particolarmente rischiose perché mettono insieme gruppi di persone, giovani e anziane, provenienti da differenti nuclei familiari, che potrebbero non rispettare le stesse misure di prevenzione dell’infezione”

Pertanto, raccomanda OMS Europa, “le riunioni si dovrebbero tenere all’aperto, se possibile, e i partecipanti dovrebbero indossare le mascherine e mantenere il distanziamento fisico. Se si svolgono al chiuso, i gruppi di persone dovrebbero essere ridotti e l’ambiente dovrebbe essere ben ventilato, per ridurre il rischio di contagio”.

Gli esperti dell’OMS riconoscono le difficoltà di indossare la mascherina e tenere il distanziamento con familiari e amici, ma in questo modo si assicura che ognuno sia al sicuro e in salute.

Vanno protette in primo luogo le persone fragili, con patologie pregresse o anziane. Sono coloro che godono di buona salute, sono giovani e corrono meno rischi in caso di contagio a dover pensare a proteggere i più fragili. Perché, sottolinea l’OMS, i familiari o gli amici anziani o con condizioni di vulnerabilità potrebbero trovare molto difficile o imbarazzante chiedere agli altri di mantenere le distanze o di indossare la mascherina, indipendentemente dalle ansie e dalle preoccupazioni che potrebbero avere per la loro salute.

(Foto di Rudy and Peter Skitterians da Pixabay)
valeria bellagamba

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