Una serie di bizzarre e curiose tradizioni natalizie da diversi Paesi del mondo.
Unimamme, il Natale è una festa molto sentita che, un po’ in tutto il mondo, dove ognuno ha tradizioni diverse e curiose. Per esempio la storia del Natale affonda le radici nell’antichità.
Paesi esteri: come vivono il Natale
Vediamo insieme le tradizioni più curiose.
Serbia
Cominciamo dalla Serbia dove c’è una delle tradizioni più “inquietanti”. A sole due settimane dal Natale i piccoli devono rapire la mamma, legarla a una sedia e chiederle dei regali in cambio della libertà. Poi si deve rapire anche il padre.
Russia
In Russia abbiamo Ded Moroz, è il “nonno gelo” o “nonno delle nevi”, è rappresentato come un vecchio dalla lunga barba bianca che indossa un vestito blu. Viene accompagnato dalla nipote Sneguročka con cui distribuisce i doni ai bambini a Capodanno. Invece delle renne usa tre cavalli, per consegnare i regali suona educatamente il campanello e i bambini devono cantare, altrimenti Ded Moroz userà il suo bastone per congelarli. Questo simpatico nonnino vive a Velikij Ustjug, in una casa nel bosco a 12 km, di distanza dalla città.
Irlanda
In alcune case irlandesi la gente mette una candela sul davanzale della finestra dopo il tramonto del giorno della vigilia di Natale. La cande la arde per tutta la notte e rappresenta una luce accogliente per Maria e Giuseppe. Il giorno di Santo Stefano è conosciuto anche come giorno dello scricciolo. Nell’antichità il 26 dicembre si faceva una grande caccia allo scricciolo che veniva ritenuto colpevole di aver svelato il nascondiglio di Santo Stefano. Oggi si finge di dargli la caccia e di condurlo legato a un bastone, a casa, cantando e facendo la questua.
Perù
In alcune zone di questo Paese alla fine della cena natalizia si interrogano le foglie di coca per conoscere il futuro. La coca infatti è uno strumento di comunicazione tra gli dei e gli esseri umani. Solo un discendente delle Ande può leggerle.
Krampus
In origine San Nicolò e i Krampus comparivano insieme minacciando i piccoli che non avevano fatto i bravi con i loro bastoni e li caricavano nel kraxn, cioè un cesto che i krampus portano sulle spalle. I krampus arrivano con i loro campanacci. Potete vederli in Austria e in Trentino Alto Adige.
Etiopia
Il Natale, in Etiopia, si celebra il 7 gennaio. La vigilia di Natale molte persone digiunano fino all’alba. Si comincia alle 4 del mattino, le persone si vestono di bianco, si tratta di un abito tradizionale chiamato Shamma, fatto di tessuto di cotone bianco , con strisce dai colori vivaci alle estremità. La messa dura 3 ore e poi si può interrompere il digiuno con un piatto chiamato doro wat, insieme a injera e tej, un vino a base di miele. Nel pomeriggio, invece, si gioca a Yágenna Chewata, un gioco simile all’hockey. Infine Babbo Natale porta vestiti nuovi, come si legge su Green me.
Islanda
Lo Jólabókaflóð è la tradizione di leggere libri la notte di Natale. Qui ci si regala libri da leggere la vigilia di Natale per poi trascorrere la notte a leggerli. Si tratta di un’usanza risalente alla Seconda Guerra Mondiale quando c’era rigide restrizioni che impedivano l’importazione di prodotti dall’estero, così i libri stampati in Islanda diventarono il regalo preferito.
Spagna
Secondo la tradizione spagnola i regali vengono scambiati il 6 gennaio quando arrivano los Reyes Magos giorno in cui sfilano carri con i re magi sopra che distribuiscono caramelle tirandole giù da un carro. A Barcellona inoltre il 28 dicembre si fanno scherzi alle persone.
Unimamme, cosa ne pensate di queste tradizioni? Le conoscevate?