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Mortalità di Covid e influenza a confronto

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valeria bellagamba

Mortalità di Covid e influenza a confronto. Cosa bisogna sapere.

Mortalità di Covid e influenza a confronto – Universomamma.it (Adobe Stock)

Che il Coronavirus Sars-CoV-2 sia più mortale del virus dell’influenza viene ripetuto ormai da mesi ed è dimostrato dai dati e dalle statistiche che hanno messo a confronto quest’anno di pandemia con quelli precedenti. Lo ha dimostrato l’Istat con il rapporto sulla mortalità in Italia.

Ora, arriva uno studio scientifico che conferma questa differenza. Il Covid-19, la malattia causata dal nuovo Coronavirus, è più grave e letale rispetto all’influenza, causata dai diversi virus influenzali che tornano ogni anno con l’autunno-inverno. Si tratta di uno studio francese che fa chiarezza una volta per tutte, mettendo a confronto le due malattie e le loro conseguenze. Ecco cosa hanno stabilito i ricercatori francesi.

Mortalità di Covid e influenza a confronto: lo studio

I casi di Covid-19 tendono ad essere molto più gravi di quelli dell’influenza stagionale, richiedono più ricoveri in ospedale e sono più letali (numero di morti sui contagiati). Inoltre, il tasso di mortalità dei pazienti ricoverati in ospedale per Covid è quasi 3 volte più alto di quelli ricoverati per influenza.

Entrambi sono virus respiratori che vengono trasmessi in modo simile e hanno sintomi simili, ma le loro conseguenze sono molto differenti. Queste differenze erano state già evidenziate dall’immunologo Roberto Burioni all’inizio della pandemia, lo scorso febbraio.

L’infezione da Coronavirus Sars-CoV-2, inoltre, può causare una polmonite virale interstiziale molto pericolosa: può richiedere il ricovero in terapia intensiva e in diversi casi, purtroppo, può essere letale. Invece, la polmonite è meno comune nei pazienti con influenza e può essere di due tipi: primaria, quando il virus intacca i polmoni solitamente di una persona con problemi cardiaci o problemi polmonari preesistenti, o secondaria, quando si tratta di polmonite batterica, conseguenza indiretta dell’influenza, causata da un’infezione che colpisce il sistema immunitario indebolito dalla malattia.

Fatte queste premesse, il nuovo studio scientifico francese, sulla maggiore gravità del Covid, ha messo a confronto le due malattie e valutato i pazienti colpiti da ognuna, analizzandone i sintomi, la necessità di ricovero in ospedale e il decorso clinico.

Lo studio è stato condotto dall’ospedale universitario di Digione e dell’Institut National de la Santé et de la Recherche Médicale (Inserm), mettendo a confronto i dati di oltre 130mila pazienti ricoverati in ospedale per entrambe le malattie, Covid e influenza:

  • 89.530 ricoverati con Covid-19 tra il 1° marzo e il 30 aprile 2020,
  • 45.819 ricoverati con influenza stagionale tra tra il 1° dicembre 2018 e il 28 febbraio 2019.

I dati si riferiscono ai periodi di picco di entrambe le malattie e dai numeri si nota subito che le persone ricoverate in ospedale per Covid, al culmine della prima ondata della pandemia, sono quasi il doppio rispetto alle persone ricoverate per influenza, al culmine della stagione 2018/2019. Il numero dei ricoveri viene dai dati nazionali francesi, riferiti a 2 mesi di epidemia Sars-CoV-2 e 3 mesi di stagione influenzale, messi a confronto.

L’età mediana dei pazienti con Covid-19 era di 68 anni (52-82), quella dei pazienti con influenza 71 anni (34-84). Riguardo alle comorbidità, i pazienti con Covid erano più spesso obesi o sovrappeso, oppure avevano diabete, ipertensione e dislipidemia rispetto ai pazienti con influenza che invece soffrivano soprattutto di insufficienza cardiaca, malattie respiratorie croniche, cirrosi e anemia da carenza.

I pazienti Covid ricoverati in ospedale sviluppavano più spesso insufficienza respiratoria acuta, embolia polmonare, shock settico o ictus emorragico rispetto ai pazienti con influenza, ma allo stesso tempo hanno sviluppato meno frequentemente infarto miocardico o fibrillazione atriale.

Tra i pazienti ricoverati in ospedale per le due malattie, il 16,3% dei casi Covid ha avuto bisogno di cure intensive contro il 10,8% dei casi d’influenza, mentre la permanenza in terapia intensiva è stata quasi il doppio con il Covid: 15 giorni rispetto agli 8 giorni dell’influenza.

Insieme alla diversa gravità delle due malattie è emersa anche la diversa mortalità dei pazienti in ospedale:

  • il 16,9% dei malati Covid-19 (15.104 di 89.530 ricoverati),
  • contro il 5,8% di quelli colpiti dall’influenza (2.640 di 45.819 ricoverati ).

Diversa, invece, è la situazione di bambini e ragazzi sotto i 18 anni di età che hanno avuto bisogno del ricovero in ospedale. In questo caso, le ospedalizzazioni per Covid sono state molte meno, l’1,4% (1.227 casi), rispetto a quelle per l’influenza stagionale, il 19,5% (8.942  casi).

Nei bambini di età inferiore ai 5 anni, tuttavia, quelli ricoverati in ospedale che hanno richiesto cure intensive sono stati in percentuale maggiore i casi di Covid-19, il 2,3%, rispetto allo 0,9% dei casi di influenza. Sempre nei bambini sotto i 5 anni, il tasso di mortalità per le due malattie è risultato simile, comunque basso: 0,5% per Covid e 0,2% per influenza.

Invece, nei bambini e ragazzi tra 11 e 17 anni, il tasso di mortalità in ospedale è risultato molto più alto tra i ricoverati per Covid, 1,1%, rispetto allo 0,1% per i ricoverati per influenza, dieci volte più alto. Questi pazienti Covid erano più spesso obesi o sovrappeso. I ricercatori, tuttavia, hanno spiegato che i numeri sono ancora troppo piccoli per trarne conclusioni generali.

Il nostro studio è il più ampio fino ad oggi nel confrontare le due malattie e conferma che il Covid-19 è molto più grave dell’influenza“, ha affermato Catherine Quantin, dell’ospedale universitario di Digione e dell’Institut National de la Santé et de la Recherche Médicale (Inserm), che ha guidato la ricerca, nelle parole citate da Adnkronos. “La scoperta che il tasso di mortalità Covid era 3 volte superiore a quello dell’influenza stagionale è particolarmente sorprendente, se si ricorda che la stagione influenzale 2018/2019 è stata la peggiore negli ultimi 5 anni in Francia in termini di numero di morti”, ha aggiunto la studiosa.

Queste scoperte, hanno aggiunto i ricercatori, sottolineano l’importanza di appropriate misure preventive anti-Covid, così come  la necessità di un vaccino specifico e di un trattamento adeguato.

Lo studio è pubblicato sulla rivista “The Lancet Respiratory Machine“.

(Adobe Stock)
valeria bellagamba

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