A quanto pare anche i neonati sognano, ma che cosa? Ecco quello che c’è da sapere sui sogni che i piccoli fanno quando si addormentano.
Come sappiamo dormire è una parte essenziale delle nostre vite fin dalla tenera età.
Come è noto però una cosa che fa disperare i più è il fatto che i bebè appena nati dormono davvero molto poco vuoi perché arriva l’ora della poppata, vuoi perché hanno bisogno di contatto fisico.
Sull’argomento si è ampliamente parlato in qualche articolo passato, in cui si è dato alcuni consigli su come regolarizzare il loro sonno.
Tuttavia, in base a dei recenti studi, si è rilevato che anche i neonati, mentre dormono, sognano. Una curiosità che forse molti neogenitori si sono posti nel vedere il loro piccolo dormire beatamente.
Ma che cosa sognano per davvero? Al momento non è possibile dare una risposta chiara e veritiera, am si possono fare solo delle supposizioni dal momento che questi non sono in grado di raccontarcelo.
Tuttavia quando un neonato sogna è molto facile intuirlo perché ha un comportamento diverso a quello di un adulto.
Si sa che quando un adulto sogna cade in uno stato “catatonico-paralizzante”, cosa completamente diversa per il nenato.
Infatti a differenza dell’adulto che tende a stare immobile, il piccolo si agita e si muove.
Quindi se notate un comportamento di questo tipo significa che il bimbo sta sognando.
È comune che un genitore, quindi, veda il proprio bimbo muoversi in modo agitato mentre dorme. Non vi spaventate, significa che sta sognando!
Questa condizione è chiamata “pavor nocturnus”; cioè uno stato di paura notturna, della quale i neonati non presentano tracce al risveglio.
Tale stato avviene in una fase precisa del sonno, tanto che quelle dei neonati sono così suddivise:
Nell’ultima fase, quella REM, comune anche agli adulti, il cervello dei neonati presenta un’attività elettrica simile a quella dei suoi genitori, ma i loro muscoli appaiono immobili.
La fase REM è importantissima e compare già durante la vita fetale e durante gli ultimi mesi di gravidanza che il feto trascorre dormendo.
A questa domanda non si possono dare al momento delle risposte certe, ma ciò che è sicuro è che l’attivita onirica nei bambini è fondamentale, soprattutto per il loro sviluppo psicofisico.
Per capire che cosa sognano si può far riferimento a Freud che aveva dichiarato il fatto che i loro sogni fossero brevi, chiari e coerenti e che il contenuto di questi è abbastanza trasparente, aumentando la difficoltà man mano che crescono.
Fino ai 2 anni, quindi, è davvero difficile capire che cosa il bimbo sogni dal momento che lui stesso non è in grado di spiegarlo, dai 3 anni invece può iniziare a raccontare occasionalmente ciò che ha vissuto.
Invece all’età di 5 anni, secondo una ricerca condotta dallo psicologo David Foulkes, i bambini descrivono sogni che sono statici e semplici con poche emozioni e nessun ricordo, senza quindi personaggi che si muovono o agiscono.
Qualche volta questi sogni possono anche svegliare il bambino ma hanno perlopiù uno scarso apporto emotivo e possono riguardare animali o i loro genitori sottoforma di animali.
Un cambiamento radicale invece avviene dopo i 5 anni di età perché i bambini acquisiscono la capacità di raccontare ciò che hanno sognato.
Per questo motivo è importante spingere il bambino la mattina a raccontare la propria esperienza onirica e magari spingerlo anche a disegnarla su un foglio in modo tale da capire quale sia la psiche di questo.
Inoltre può anche essere un ottimo gioco educativo.
E voi unimamme eravate a conoscenza del fatto che anche i neonati sognano?
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