Il 23 dicembre è l’onomastico di Giovanni. Scopriamo il significato del nome e la storia del santo ricordato oggi.
Il nome molto diffuso in Italia e la sua derivazione ci riporta all’ebraico e significa “Dio ha avuto misericordia o grazia” o “Dono di Dio”. Di solito il nome veniva usato per un figlio molto atteso e nato quando ormai i genitori avevano perso la speranza di avere un bimbo.
Chi porta questo nome è una persona benvoluta per la sua simpatia contagiosa. Dona tutto se stesso alle persone a cui tiene ma non accetta tradimenti e bugie.
Varianti del nome:
I simboli associati al nome sono:
Il 23 dicembre festeggiamo San Giovanni da Kety, sacerdote e teologo polacco.
Giovanni nasce a Kety, Polonia, nel 1397. A 27 anni diventa docente di filosofia ma il suo percorso di approfondimento non si fermerà mai, Giovanni continua a studiare intraprendere anche studi di teologia.
A 34 anni viene ordinato sacerdote, ma lui sceglie di continuare anche ad insegnare all’università.
Giovanni diviene precettore dei prìncipi della casa reale polacca, proprio da questo suo incarico ci viene tramandato il racconto di un episodio avvenuto durante un ricevimento a casa reale. Giovanni si presenta a un banchetto in abiti dimessi e viene messo alla porta da un domestico. Va quindi a cambiarsi d’abito e torna alla villa dove stavolta lo fanno entrare. Durante il pranzo un inserviente distratto gli rovescia però un bicchiere sul vestito, e il santo sorridendo gli dice: “E’ giusto che anche il mio abito abbia la sua parte: è grazie a lui che sono potuto entrare qui“.
Affamato di sapere e prodigo nell’aiutare le persone bisognose, tantissimi poveri di Cracovia vedono in lui un aiuto, un riferimento. Giovanni non porta infatti ricchezze, che non possiede, ma i suoi insegnamenti.
Ciò che spinge la gente di Cracovia a volerlo santo dopo la morte, avvenuta a Cracovia nel 1476, sono le lezioni di amore che teneva lungo le strade e nelle case, tra malnutriti e ammalati.
Nel 1600, papa Clemente VIII lo proclama venerabile, e il suo corpo viene trasferito nella chiesa di Sant’Anna in Cracovia. Nel 1767, papa Clemente XIII lo iscrive tra i santi.
Papa Giovanni Paolo II, lo chiama il “professore santo” dell’Università di Cracovia.
In Polonia viene ricordato il 20 ottobre ed è stato proclamato patrono dell’arcidiocesi di Cracovia, degli insegnanti delle scuole cattoliche e della “Caritas”.
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