Un rapporto di Eurispes punta l’attenzione sulla pubblicazione delle immagini dei bambini sui social media.
In quest’epoca super digitale, in cui gli smartphone consentono di scattare foto da professionisti e in cui siamo iscritti a diversi social media, è quasi imperativo condividere le immagini della nostra quotidianità.
Il fatto di voler condividere le foto dei minori su internet è oggetto di dibattimento da diverso tempo. Per esempio una ricerca dell’American Academy of Pediatrics (AAP) alla National Conference & Exhibition invita i pediatri a far comprendere ai genitori le conseguenze sulla salute dei piccoli della pubblicazione delle loro foto online.
La questione, come intuirete, ha molteplici ramificazioni. Di recente Eurispes ha condotto un’analisi su questo tema.
In modo particolare il noto istituto si è concentrato sull’analisi del social delle foto numero uno: Instagram dove, appunto, tanti mamme e papà amano postare foto dei pargoli, forse incuranti dei pericoli associati a questa abitudine. Vediamo che cosa è emerso.
E’ stata dunque condotta un’indagine OSINT su post con i seguenti hashtag:
Il periodo di osservazione:
Sono stati analizzati:
Oltre agli hashtag ricercati i più usati erano: amore”, “love”, “mamma”, “famiglia”, “family”, “baby”, “vita”, “bambini”, “genitori. I vari post con la parola: bambini e baby occupano il 5,50%. Essendo accompagnati dalla parola mamma si può facilmente intuire che sono le donne a pubblicare più foto.
Una delle prime considerazioni di Eurispes su questa moda è che pubblicare foto dei bambini sui social espone i piccoli a tanti rischi, compreso il mancato rispetto della privacy.
Non è certamente sicuro che i vostri piccoli, una volta cresciuti, apprezzeranno quella foto che avete scattato mentre erano sul vasino.
Un altro pericolo, ben più grave, è il fatto che i minorenni vengono esposti ad eventuale adescamento da parte di pedofili e malintenzionati. Ricordatevi infatti che pubblicare dati della vita privata sui social, dà un’arma in più a tutti i malintenzionati.
Su Eurispes si legge: “la sovraesposizione mediatica dei propri figli è certamente deleteria per diversi motivi tecnologici. Il primo è sicuramente la probabile esposizione delle immagini del minore nei circuiti pedofili, tramite fotomontaggi o addirittura video di tipo deep fake””.
Inoltre bisogna tenere in considerazione che è probabile che le foto dei bimbi finiscano, così come le nostre, dentro piattaforme di riconoscimento facciale che utilizzano volumi impressionanti di dati per affinare ulteriormente sistemi di intelligenza artificiale che si basano sul machine learning, come si legge sul rapporto: “Figli della rete: l’esposizione dei nostri figli online su Instagram”. “È necessario pubblicare le foto dei propri figli?”
Poi ci sono anche iniziative sui social che propongono alle persone di condividere foto personali, inducendo gli utenti ad assumere atteggiamenti oltre l’intrattenimento.
Ricordatevi quindi, mamme e papà, che ogni volta che pubblicate sui social una foto dei bimbi lo fate senza il loro consenso. Inoltre un profilo social appartiene una società che non ha un protocollo di tutela sui profili e può concellarli definitivamente a proprio piacimento.
Unimamme, cosa ne pensate del risultato di questo rapporto? Voi pubblicate le foto dei vostri bimbi sui social?
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