Una delle preoccupazione più comuni per un neogenitore è capire se il proprio neonato sta magiando la giusta quantità di cibo, ma come fare?
Dopo i nove lunghi mesi di gestazione, che sembrano un’eternità, c’è anche un altro fattore da tenere in considerazione ed è sicuramente relativo al periodo successivo la nascita del piccolo.
Molti neogenitori, se non hanno ancora avuto esperienze precedenti, inziano a porsi delle domande molto comuni tipo: qual è la giusta quantità di latte che deve bere il bambino e se il piccolo mangia abbastanza.
Ovviamente a queste domande amletiche si può trovare conforto sia nei libri specifici, sia nel proprio pediatra sia in parenti e amiche.
Tuttavia però ci sono dei momenti in cui un neogenitore non si rende totalmente conto di quanto mangi il suo bimbo perché soprattutto nei primi periodi può capitare che il bimbo non facilmente riesca ad attaccarsi al seno, oppure che si addormenti mentre mangia.
La stessa cosa accade per i piccoli che sono allattati artificialmente.
Allora che parametri bisogna tenere in considerazione?
Il metodo più sicuro per comprendere se il piccolo sta crescendo davvero bene è quella di controllare l’aumento di peso. Di solito la media tipica di aumento di peso di ogni neonato si aggira sui 15,60 grammi al giorno, ma anche un aumento un pò più basso sui 7,8 grammi va benissimo.
Ovviamente però questo non deve portare a pesare il bambino ogni giorno, ma per farsi una donna il consiglio è quello di controllarlo una volta a settimana. Molte mamme poi utilizzano anche come riferimento delle tabelle di crescita, anche se queste vanno prese con le pinze.
Partendo dal presupposto che ogni bambino è diverso dall’altro, ci sono comunque dei fattori da tenere in considerazione e che influiscono sull’aumento o sulla perdita di peso del bebè.
Il peso alla nascita è un punto di partenza davvero importante. Ad esempio un bambino che ha un peso inferiore a 2700 avrà una curva di crescita più bassa rispetto a uno che ne pesa di più.
Inoltre i neonati che hanno un peso basso hanno un temperamento mite, tendono ad addormentarsi mentre ciucciano e quindi fanno delle poppate meno efficienti.
Inoltre c’è da tenere che in considerazione che bambini così piccoli hanno anche una pancia molto più piccola che non riesce a contenere molto latte.
Il latte materno non è per tutti uguale ed è influenzato dalla salute e alimentazione della madre.
Per esempio se la mamma consuma la giusta quantità di carboidrati il latte risulterà meno grasso e più equilibrato. La stessa cosa vale per il latte artificiale e quindi è necessario seguire rigorosamente le istruzioni indicate sulla confezione.
Come per gli adulti anche il neonato, in base ai giorni, può avere un appetito maggiore o minore. Se un giorno il bebè dovesse mangiare meno, ciò non dovrebbe allarmare i neogenitori.
Ovviamente se la condizione dovesse prolungarsi è sempre bene consultare un medico.
Per il latte artificiale controllare la giusta quantità è molto più semplice rispetto all’allattamento al seno.
Infatti molto dipende da come il bimbo si attacca alla tetta, se questo viene in modo non del tutto corretto allora il bambino mangerà di meno, assumendo meno dosi di quelle che dovrebbe.
Per capire se l’attacco è corretto, il neonato deve avere la bocca ben aperta è posizionata esattamente sul capezzolo, in modo tale che le labbra del bebè coprano il capezzolo e l’areola. In un articolo passato si è parlato di quanto sia giusto al giorno allattare il piccolo.
Un sintomo ad esempio di un attacco sbagliato è proprio riferito ai capezzoli sanguinolenti e dolenti, questo è un segnale che l’allattamento non sta avvenendo bene.
I pannolini bagnati sono un giusto segnale per capire se un neonato si nutre adeguatamente.
Ovviamente è importante monitorare bene la pipì e la cacca. Se appunto dopo i primi giorni il neonato bagna all’incirca 6 pannolini in 24 ore significa che sta assumendo la giusta quantità di latte. Per le feci, invece, il colore che devono avere per comprendere se sta assumendo o meno la giusta quantità di latte è giallo, grumoso e molle.
E voi unimamme in che modo vi siete regolate per capire se il vostro bebè mangiava in modo adeguato?
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